FEDERICA PACELLA
Economia

Lombardia, piccoli negozi: negli ultimi dieci anni hanno chiuso in 4mila

Da Pavia a Bergamo cali intorno al 20%. Solo a Milano numeri in controtendenza. Inflazione e danni da maltempo gli ultimi ostacoli per un settore che fatica a resistere

Saracinesca abbassata su migliaia di piccoli negozi in Lombardia

Saracinesca abbassata su migliaia di piccoli negozi in Lombardia

Milano, 4 agosto 2023 – Dal Covid all’inflazione per arrivare, ora, anche al maltempo: il commercio continua a vivere tra luci ed ombre.

Gli eventi meteorologici intensi degli ultimi giorni (e si teme già il meteo di quelli a venire) hanno creato numerosi danni alle imprese del terziario, come segnalato dalle associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti): danneggiamenti registrati a dehor, tende da sole, ombrelloni, vetrine, insegne e mezzi commerciali, allagamenti di locali, magazzini, concessionarie e parchi auto.

Difficoltà che diventano critiche soprattutto per i piccoli negozi, quelli di vicinato, che già vengono da anni non semplici, in cui si sono dovuti riadattare ad un mercato che è cambiato, tra centri commerciali e vendite online.

Analizzando i dati dell’Osservatorio regionale del commercio, aggiornati al 30 giugno 2022, si vede come tra 2019 e 2022 solo le province di Como e Varese hanno visto un aumento di negozi di vicinato post-Covid. Ma già nei precedenti anni c’erano stati importanti cambiamenti. Tra il 2012 ed il 2022, Pavia, Brescia e Bergamo hanno perso, ad esempio, rispettivamente -21%, -20% e -18% di negozi di vicinato. In valori assoluti, è la provincia di Brescia a riportare il dato peggiore, (-2.785), seguita da Bergamo (-1.893) e Pavia (-1.122); in netta controtendenza Milano con +3221.

Tra i capoluoghi la "classifica” non cambia: Brescia è a -696 negozi di vicinato, Bergamo -299, Pavia -107, mentre Milano è a +6.932. Proprio a Brescia e Bergamo, uno spiraglio sembra arrivare da Capitale della Cultura. L’indagine sull’andamento economico delle imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi fatta da Confcommercio Brescia ha rilevato che per il 2023 migliorano i ricavi delle imprese, l’occupazione e la fiducia nell’andamento dell’attività.

“Un anno fa – spiega il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – soltanto l’11% degli imprenditori del terziario bresciano si attendeva un aumento dei ricavi derivante dall’iniziativa. Dopo questi primi sei mesi, invece, oltre il 27% ha registrato un aumento dei ricavi legato all’evento e quasi il 60% delle imprese ha notato un incremento dei flussi turistici sul territorio. L’obiettivo ora deve essere di sfruttare questa occasione per rendere la nostra città attrattiva turisticamente anche per i prossimi anni”.