Opzione donna 2023 news, pensione anticipata solo per alcune lavoratrici. I requisiti

L'ultima bozza della finanziaria del governo conferma la proroga del provvedimento e definisce i nuovi paletti per accedervi

Manovra 2023: iniziate le operazioni di aggiustamento del testo. Una delle modifiche, secondo quanto trapela riguardo l'ultima bozza del testo, riguarda Opzione Donna, il provvedimento che consente alle lavoratrici di andare in pensione anticipatamente.

L'ipotesi di proroga

Opzione donna 2023: i requisiti principali nella bozza della manovra
Opzione donna 2023: i requisiti principali nella bozza della manovra

Nella manovra è prevista la proroga di Opzione donna per il 2023, mantenendo l'obbligo di un'anzianità contributiva di almeno 35 anni, ma con un'innalzamento dell'età d'uscita a 60 anni, che viene legata al numero dei figli: può essere ridotta di un anno per ogni figlio, fino al massimo di due.

Le condizioni per accedere

La norma è contenuta nell'ultima bozza della manovra, che riconosce questo beneficio a determinate condizioni: donne che assistono coniuge o parente con handicap; hanno una invalidità civile, superiore o uguale al 74%; sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavoli di crisi. Per queste ultime, la riduzione a 58 anni è a prescindere dal numero dei figli. 

I tempi

La nuova bozza della manovra, quindi, specifica i dettagli di un tema che, inizialmente, era solo un titolo nel testo della Finanziaria 2023. L'articolato, infatti, era ancora da scrivere. Il disegno di legge è atteso oggi, lunedì 28 novembre, alla Camera. I requisiti richiesti per opzione donna devono essere maturati entro il 31 dicembre 2022.