L’occupazione sfiora il 70%: Lecco prima in Lombardia

Assunte cinquemila persone in meno, ma il blocco dei licenziamenti ha ridotto del 21% le cessazioni. E il 2020 fa meglio del 2019

Il dipendente di un'azienda

Il dipendente di un'azienda

Lecco - Le assunzioni diminuiscono, ma i licenziamenti anche, perché sono bloccati. Il risultato della strana equazione è che il 2020 del coronavirus sul fronte dell’occupazione è stato molto meglio del 2019. "Una situazione sorprendentemente positiva - commenta incredulo il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli - poiché la pandemia in atto faceva presagire scenari allarmanti". Gli scenari in realtà allarmanti lo sembrano davvero stando alle cifre, indipendentemente da come si combinano poi gli addendi.

Il numero complessivo di avviamenti registrato l’anno scorso nei Centri per l’impiego di Lecco e Merate è stato infatti di poco superiore alle 30mila unità, in forte flessione del 15% rispetto alle oltre 35mila del 2019: sono state cioè assunte 5mila persone in meno. Per il blocco dei licenziamenti sono tuttavia crollate anche le cessazioni, passate da quasi 35mila dell’anno prima alle 27mila dell’anno scorso, con una flessione del 21%, che ha determinato un saldo positivo di 2.773 persone in più al lavoro, quattro volte tanto le 721 unità in più del 2019.

Non si sono tra l’altro registrate nemmeno particolari differenze di genere tra uomini e donne e neppure anagrafiche di età. A conti fatti la provincia di Lecco si piazza così al secondo posto lombardo e al 16esimo italiano con un tasso di attività del 72% e al primo posto regionale e sesto nazionale per il tasso di occupazione che è arrivato al 69,8%. Il tasso di disoccupazione invece è del 5,2%, con i disoccupati scesi da 8.400 a 8.200. Sul bilancio influiscono appunto le normative per tutelare i posti di lavoro: le ore di cassa sono più che decuplicate da 2 milioni a 26 milioni e mezzo.

L’unica buona notizia è che l’80,5% delle ore autorizzate siano state di cassa ordinaria, il 2,7% di straordinaria e il 16,7% in deroga, segno di difficoltà temporanee e non strutturali. "Sotto il profilo degli indicatori del mercato del lavoro lecchese, il 2020 si è chiuso in modo inaspettatamente positivo - conclude il presidente della Provincia, Claudio Usuelli -, ma è evidente che si tratta di valori solo in parte spiegabili con la positiva reazione messa in campo da alcuni comparti del nostro sistema economico. Senza i provvedimenti a tutela dell’occupazione, che proseguiranno nei prossimi mesi, ci saremmo trovati davanti a numeri certamente negativi".