
Aca, la società che gestisce lo scalo, ha investito sull'aeroporto 143 milioni di euro
Nizza (Francia), 14 giugno 2025 – “Abbiamo bisogno di essere ottimisti”. È quasi con uno slogan che Franck Goldnadel, Ceo di Aca, Aéroports de la Côte d’Azur, riassume gli orizzonti di un settore che dopo lo tsunami Covid e la guerra russo-ucraina è alle prese con un contesto geopolitico sempre più difficile da decifrare. Ma d’altra parte, rivendica Goldnadel, è proprio in epoca Covid che Aca ha colto la sfida decisiva: investire - e tanto, 143 milioni di euro - nell’ampliamento dell’aeroporto di Nizza (suo capofila nella French Riviera, affiancato da Cannes e Saint-Tropez) per ingrandire il Terminal 2 e puntare ai 18 milioni di viaggiatori (più 28,5% sulla capacità massima attuale). “Devi investire nel futuro. E se decidi di farlo - spiega - poi non puoi fermarti. In epoca Covid dicevo: don’t worry, niente paura. Abbiamo fatto il massimo per proteggere l’aeroporto”. E oggi “il traffico aereo è in crescita”.

Area vasta
L’obiettivo di Aca - controllata al 56% da Mundys, anche primo azionista di Fiumicino (miglior scalo europeo per servizi da 8 anni) - è quello di porsi come punto di riferimento di una vasta area, da Marsiglia a Genova e oltre. “Il mio territorio parte dall’Italia”, sottolinea il Ceo. Come? Proponendo Nizza come punto di “smistamento” per chi per turismo o business intenda muoversi con disinvoltura da una parte all’altra del confine. Obiettivo che ha dalla sua delle carte.
“Il mio sogno? Il Milano-Nizza”
“Intanto se si guarda all’ecosistema aeroportuale francese - ancora Goldnadel -, Nizza è prima per incremento passeggeri rispetto al 2019”. In assoluto seconda solo a Parigi, con 122 destinazioni collegate. “Un incremento merito degli Usa”, con 62 voli alla settimana, “e del successo di Atlanta”. E lo scalo gode di un doppio plus: è “primo aeroporto interno di linee pubbliche di elicotteri” e ha un un’area significativa dedicata all’aviazione generale. Contano, se ogni anno si affronta lo ’stress test’ (per quanto glamorous) del filotto Festival di Cannes - Gp di Monaco. Certo, il recente innalzamento della Green (o Solidarity) Tax per chi prende voli in Francia è un boccone amaro e tuttavia a Nizza “solo il 25% dei voli è interno”. Guardando alla clientela italiana, il neo è la mancanza di un diretto Milano-Nizza. “È un mio sogno”, concede Goldnadel.
Dimensioni
I numeri dell’ampliamento: poco meno di 10mila metri quadrati di superficie, un nuovo molo da 6 gate, 36 desk aggiuntivi. Soprattutto l’impegno a “non aumentare le emissioni di Co2”, garantendo il 20% di fabbisogno energetico dalle rinnovabili e muovendosi in sintonia con l’ambiente. Non a caso è stato assunto ad hoc un ecologo a protezione della biodiversità (la parte nuova costeggia la foce del fiume Var), dribblando le polemiche sull’impatto dell’opera che hanno accompagnato Oltralpe l’avvio dei lavori. La conclusione sarà entro la prossima estate.