Multe in base al reddito, più ricco sei più paghi: ecco come funziona in Europa

L'idea del Governo sarebbe inserire questo provvedimento nell'ambito di una revisione complessiva del Codice della Strada

Vi sarà capitato di vedere un "macchinone" parcheggiato al posto dei disabili, o in divieto di sosta. Magari un Porsche o un Ferrari, e a quel punto di aver pensato... tanto per loro è come pagare un caffé o una mancia al cameriere. Sì, perché una multa affibbiata a un operaio non ha certo lo stesso impatto sul portafogli di quella appioppata a un ricco imprenditore o una star del cinema che, se non da un punto di vista morale, almeno da quello economico se ne può infischiare.

L'idea del Governo

Per questo in diversi Paesi europei le multe "non sono uguali per tutti". E forse in futuro non lo saranno nemmeno in Italia. Il Governo vorrebbe infatti mettere mano al Codice della strada. E fra le novità ci sarebbe anche quella delle multe legate al reddito.

Il nuovo codice della strada

Il viceministro delle infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami intervenuto alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale ha detto che "nell’ambito della revisione del codice la strada che Salvini ha annunciato, svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata".

Più ricco sei più paghi

La sostanza è: più ricco sei più paghi, anche se il meccanismo va affinato (soprattutto in un Paese come l'Italia fra i primi per evasione) col rischio che il ricco, ma col 730 più magro dell'operaio, paghi ancora di meno.

Come funziona in Europa

Se per l'Italia pagare le multe stradali in base al reddito sarebbe una novità assoluta, così non è nel resto d'Europa, dove in molti Paesi funziona così già da tempo, in Finlandia addirittura dagli anni Venti. La sanzione proporzionata al portafoglio di chi commette l'infrazione è una realtà anche in Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna, ultimo Paese ad aver introdotto il sistema nel 2017.

La Gran Bretagna

A cambiare è però il metodo di calcolo della multa. In gran Bretagna, ad esempio, le infrazioni sono suddivise in ordine crescente di gravità. E la sanzione varia tra il 25% e il 175% del reddito settimanale dell'automobilista coinvolto a seconda della serietà della trasgressione, con un tetto massimo fissato a 2.500 sterline per una violazione commessa in autostrada e a 1.000 nella restante viabilità.

In Finlandia 

In Finlandia invece, dove l'ammenda può arrivare a un sedicesimo del salario mensile, non c'è alcun limite.

La multa record

Il record, però, riferisce il sito specializzato "Fleet magazine", è stato registrato in Svizzera. Nel 2010 un turista svedese con la sua Mercedes Sls Amg percorse il tratto Berna - Losanna a 290 Km all'ora, ovvero 170 Km/h oltre il limite consentito: la multa fu di 677.000 euro