Motori Minarelli taglia il traguardo dei 70 anni. E torna italiana

Fantic Motor compra da Yamaha il 100% dello storico marchio bolognese: eccellenza tricolore dal motocross all'elettrico

La produzione della Minarelli Motori è sempre rimasta a Bologna (dal sito dell'azienda)

La produzione della Minarelli Motori è sempre rimasta a Bologna (dal sito dell'azienda)

Bologna – Nel fastoso decennio dei Settanta produceva una media annua di 200mila motori per uso stradale e altri 50mila per uso agricolo. E nello sport conquistò 18 record mondiali di velocità nelle classi da 50 a 175cc, due titoli piloti e quattro costruttori nelle stagioni dal 1978 al 1981 del Motomondiale nella classe 125. I Motori Minarelli hanno fatto la storia. Dai 50 usati dal leggendario Caballero ai 2 tempi degli scooter anni Novanta. Gli alti e i bassi del mercato l'hanno portata sotto la stessa Yamaha, ma adesso è tornata italiana grazie a un'operazione con Fantic Motor.

Una storia, quella dei Motori Minarelli, iniziata nel 1951 sotto il marchio FBM (Fabbrica Bolognese Motocicli) e con il genio di Vittorio Minarelli e Franco Morini capace di mettere sulle polverose strade di quei tempi moto come il Gabbiano e il Vampir. Proseguita alla fine degli anni Sessanta come Motori Minarelli nello stabilimento a Lippo di Calderara di Reno, nel Bolognese. Il boom degli anni Novanta coincide con la collaborazione con la Yamaha. La produzione va a tutto gas, ma nel Duemila il mercato delle due ruote frena, i 'cinquantini' non tirano più e la Yamaha prende progressivamente il controllo totale dell'azienda. Non è la fine. Anzi, l'occasione di allinearsi alle nuove richieste del mercato con i tecnici della casa giapponese che accelerano l'innovazione.

Fino a tagliare il traguardo, nel 2008, del decimilionesi motore punzonato Minarelli.Ma ora, dopo quasi vent'anni in mano giapponese, proprio nell'anno del settantesimo dalla nascita, Motori Minarelli torna italiana. Formalizzato il passaggio a un altro simbolo delle due ruote tricolori, Fantic Motor. Base a Dosson di Casier in quel di Treviso, Fantic punta a far diventare lo stabilimento di Calderara un centro di eccellenza motoristico europeo dove realizzare propulsori sempre più competitivi, affidabili e tecnologicamente all'avanguardia. Una nuova realtà da 100 milioni di euro di fatturato, 300 addetti e l'obiettivo di sviluppare i modelli elettrici. Mobilità urbana e sostenibile dunque, senza trascurare l'intera gamma racing, motocross ed enduro la cui produzione è stata spostata proprio nel Bolognese. Ma il legame con Yamaha non si interrompe: Motori Minarelli continuerà a fornire alla casa dei tre diapason le motorizzazioni per gli scooter prodotti nello stabilimento MBK Europe in Francia. Nel nome di una partnership di tecnologie e creatività da mettere su strada.