Luxardo, 200 anni di Maraschino e sempre la stessa proprietà

La distilleria entra in Les Hénokiens, l'associazione che raccoglie le aziende più antiche nel mondo che non hanno mai cambiato famiglia proprietaria

La famiglia Luxardo

La famiglia Luxardo

Torreglia (Padova) - Duecento anni di industria con al comando sempre la stessa famiglia. Li festeggia la Luxardo, distilleria famosa in tutto il mondo soprattutto per il suo Maraschino ma non solo. Duecento anni di storia che si intersecano con la storia italiana, anche nelle sue pagine più dolorose, che hanno permesso all'azienda italiana di entrare  nell'associazione Les Hénokiens che riunisce le aziende mondiali che abbiano almeno 200 anni di vita sempre con la stessa proprietà fondatrice e che oggi abbiano una di solidità finanziaria. Non solo l'anno di nascita ma necessariamente stessa azienda sul mercato oggi come ieri e stessa famiglia proprietaria a garanzia dell'unicità della produzione e della tradizione.

Con l’ammissione della Luxardo le aziende socie raggiungono quota 51 nel mondo. Tredici sono  italiane alcune antichissime come la Beretta di Gardone Valtrompia che produce armi dal 1526.  Il primato però è della pasticceria  giapponese, Toraya fondada nel XVI° decolo da Enchu Kurokawa 

Luxardo

La vita della Privilegiata Fabbrica di maraschino si intreccia con una delle più buie pagine della nostra storia: la pulizia etnica titina e l'esodo forzato di migliaia di italiani dall'Istria e dalla Dalmazia. L'azienda è stata fondata da Girolamo Luxardo nel 1821 a Zara, spendida  città veneziana sulle coste della Dalmazia. Subito si espanse sui principali mercati fino a diventare una delle più importanti realtà industriali dell’Impero Asburgico. Ne sono testimonianza le innumerevoli medaglie conseguite alle principali esposizioni mondiali, che ancora oggi fregiano l’etichetta del suo prodotto più conosciuto, il Maraschino Luxardo.  Dopo la Prima Guerra Mondiale, Zara fu annessa al regno d’Italia, e nel ventennio successivo l’azienda Luxardo conobbe una straordinaria espansione diventando una delle prime distillerie italiane. Con lo scoppio della Seconda Guerra venne prima completamente distrutta dai bombardamenti anglo-americani e poi la famiglia Luxardo pagò un triste tributo alla  ferocia e alla pulizia etnica dei partigiani comunisti del maresciallo Tito nei confronti degli italiani d’Istria e Dalmazia,  con tre componenti assassinati.   

L’unico sopravvissuto, Giorgio Luxardo, con l’aiuto del giovane nipote Nicolò, riuscì a riprendere l’attività nel 1947 ripartendo da zero, a Torreglia, in provincia di Padova. Attualmente in azienda lavorano  la quinta, sesta e settima generazione dei Luxardo che coltivano tradizione e  identità di un’azienda familiare indipendente.   Oggi la distilleria è presente 83 mercati mondiali. 

“Siamo onorati di essere oggi diventati membri di Les Hénokiens, - commenta Franco Luxardo, senior partner di Luxardo S.p.A. - una conferma di prestigio che dà ulteriore valore alla pertinacia che la nostra famiglia ha saputo con coraggio dimostrare con azioni determinanti, slanci costruttivi e svolte decisive nel corso della sua storia. Si tratta di un risultato che pone l’accento sulla solidità dei princìpi che ci hanno sempre guidato e grazie ai quali siamo riusciti ad attraversare 200 anni e resistere nei secoli.”    

Hénokiens

L'associazione, creata in Francia, nel 1981 deve il suo nome al personaggio biblico di Enoch e alla sua vita lunga 365 anni.  Ne fanno parte aziende che hanno almeno 200 anni e che sono sempre state di proprietà della stessa proprietà basandosi su una filosofia comune: il valore del concetto di impresa familiare, valida alternativa alle multinazionali economiche. I suoi componenti, che appartengono alle più diverse categorie produttive, dai beni voluttuari all’industria pesante, dall’armamento navale all’agroalimentare, dall’alta tecnologia all’ospitalità, e possono anche essere in competizione fra loro.L'Associazione Hénokiens riunisce grandi e piccole dinastie industriali: quindici aziende francesi, tredici italiane, dieci giapponesi, quattro tedesche, tre svizzere, due olandesi, due belghe, una inglese e una austriaca. 

Le aziende italiane

Tra i membri de Les Hénokiens ci sono altre aziende italiane gestite da secoli dalla stessa famiglia. Dalle armi alla carta, dai vini alla grappa, dalla lana più pregiata alle botti, la storia del nostro paese si intreccia con quella di queste aziende. Ecco chi sono;  la Fabbrica d'Armi Pietro Beretta di Gardone Val Trompia fondata nel 1526 , Cartiera Mantovana nata nel 1615;  la  Guerrieri Rizzardi è a Bardolino dal  1678;  l'Amarelli Fabbrica di Liquirizia  di  Rossano Scalo attiva dal  1731;   l'Augustea di proprietà della famiglia Cafiero dal 1629;   la Vitale Barberis  di Canonico Pratrivero (Biella) nata nel 1663;  la Fratelli Piacenza a Biella  dal 1737;  lo  Stabilimento Colbachini Cervarese a Santa Croce (Padova) dal 1745;  Il Lanificio G.B. Conte è operativo a Schio (Vicenza)  dal 1757;  a Conegliano (Treviso) dal 1775 c'è Garbellotto; sempre nel Veneto, a Bassano del Grappa,  dal 1779 distilla la Ditta Bortolo Nardini  Bassano del Grappa ; a Genova dal 1820 c'è Grondona.