
Addetti al lavoro in un magazzino
Milano, 24 giugno 2025 – Oltre 2mila ettari di suolo in Lombardia tra il 1999 ed il 2024 ‘persi’ a favore dell’espansione della logistica, con un tasso medio annuo di 82 ettari. “Per un’evoluzione sostenibile del settore, è cruciale migliorare la gestione dei dati, incentivare il riuso delle aree dismesse e introdurre strumenti di compensazione ambientale”.
Queste alcune delle riflessioni contenute nella ricerca di PoliS Lombardia sulle logistiche in regione, realizzata con il coinvolgimento di Università Bocconi e Politecnico di Milano, per il Consiglio regionale. La fotografia parla di 802 magazzini in Lombardia, pari al 28,3% della superficie logistica italiana, per oltre 12 milioni di mq; 261mila gli addetti e 17miliardi all’anno di valore aggiunto.
La maggior parte dei magazzini è concentrata in un’area che include, oltre a Milano e le province lombarde confinanti, anche Novara, Brescia e Piacenza. “La Legge Regionale 31/2014 sul consumo di suolo – dice il rapporto – ha avuto scarso impatto sullo sviluppo delle piattaforme logistiche, che è continuato in modo disordinato, aggravando la pressione antropica sul territorio”. Se guardiamo al complesso della regione, questo settore ha contribuito solo marginalmente alla perdita di terreni (2,44%). Tuttavia ci sono degli hot-spot, in particolare nella bassa pianura, dove c’è una grande presenza di suoli non urbanizzati ed infrastrutture come l’autostrada che hanno generato una concentrazione di magazzini.
In questa trasformazione, si è perso un 4% di area boschiva e seminaturale, e non è da escludere che vi siano state forme di interramento di canali corsi d’acqua minori. Sono, infatti, meno di 300 i Comuni interessati da consumo di suolo logistico tra il 1999 ed il 2024: qui le concentrazioni variano da 0,02 ettaro a un massimo di circa 72.
“È quindi fondamentale confrontarsi con la dimensione locale, nella quale si concretizza l’impatto trasformativo e si concentra una quota sostanziale delle esternalità negative”. Va detto che, tra il 2021 e il 2024, il trend del consumo di suolo delle logistiche è in calo: il tasso medio giornaliero (e annuale) è inferiore del 20% rispetto al periodo ’99-’24; crescono, però, Pavia (+ 5%), Cremona (+ 43%) e Mantova (+ 57%). “Sebbene il consumo di suolo sia rallentato negli ultimi anni – spiegano i ricercatori – alcune province hanno registrato incrementi significativi, evidenziando la necessità di politiche di rigenerazione urbana per ridurre l’impatto ambientale”.