LINKILLER DIFENDE LA REPUTAZIONE SU INTERNET

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DAL PROFESSIONISTA condannato in primo grado per reati fiscali e poi assolto in appello alla ragazza involontaria protagonista di video hard caricati sui social da parte di un ex fidanzato dopo la rottura della loro relazione. Diritto all’oblio e tutela della privacy sono fra le principali questioni irrisolte dell’era Internet: eliminare o deindicizzare dalla rete contenuti ritenuti lesivi e diffamatori, notizie datate che non rispettano più il diritto di cronaca, pagine e profili falsi su Facebook, resta spesso un’operazione difficile quando non impossibile. Con gravi danni sul piano dell’immagine e dell’equilibrio psicofisico di chi si trova a combattere con questo problema.

Un aiuto arriva da Tutela Digitale, start up nata nel 2017 in seno alla società spagnola Red Points – tra i leader nella lotta alla contraffazione online a livello globale – da un’intuizione di Sveva Antonini e Gabriele Gallassi, che ha sviluppato LinKiller, piattaforma web che permette, in modo semplice e veloce, di risolvere le problematiche di reputazione online. L’eliminazione avviene in tempi brevi: di solito si parla di pochi giorni, nei casi più semplici anche poche ore. Oltre all’aspetto tecnologico, resta fondamentale quello delle competenze delle persone. Oggi in Tutela Digitale, al fianco dei founder, collabora un team di 11 giovani professionisti – avvocati, giuristi ed informatici esperti in ingegneria reputazionale, privacy, proprietà intellettuale, cyber crime e SEO – che supervisionano costantemente l’andamento delle attività in atto.

Per semplificare e velocizzare l’analisi dei contenuti da gestire, Tutela Digitale ha messo a punto a fine 2020 un algoritmo reputazionale. Questo permette, una volta ricevuto un link da parte del cliente, di calcolare la percentuale di successo del caso sia in termini di eliminazione sia in termini di deindicizzazione. Per funzionare, l’algoritmo si basa su un database realizzato da Tutela Digitale dove sono state raccolte le informazioni di oltre 20mila piattaforme, tra blog, testate giornalistiche, social o provider, sia italiani che stranieri. I tanti dati raccolti si aggiornano di continuo a seconda delle nuove richieste. E le stesse richieste vengono profilate per arricchire il database: dalla data del link alla tipologia del contenuto (testo scritto, foto o video) fino alle possibili cause giudiziarie già portate avanti dall’utente.

Dalla nascita di LinKiller, Tutela Digitale ha risolto numerosi casi, con una quota di successi che si aggira intorno all’85%. Sono stati rimossi dal web circa 3.500 articoli applicando il diritto all’oblio e 7mila link riguardanti privati (70%) e aziende (30%), fra le quali grandi corporate che hanno così risolto gravi crisi reputazionali.