GABRIELE BASSANI
Economia

Superdì-Iperdì, ok del Ministero: in cassa integrazione gli 800 lavoratori

Intanto si tratta per la vendita di 12 supermercati su 40

Manifestazione lavoratori IperDì e SuperDì

Barlassina (Monza Brianza), 1 novembre 2018 - Da Roma arriva la conferma della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti dei supermercati Superdì-Iperdì, e della ormai certa cessione di almeno 4 punti vendita. È stato un incontro interlocutorio quello di ieri pomeriggio nella sede del ministero dello Sviluppo economico, il primo in cui si sono confrontate direttamente le parti: azienda e rappresentanti dei lavoratori. Un nuovo appuntamento è stato già fissato per lunedì prossimo, sempre a Roma, ma questa volta al ministero del Lavoro dal quale si attende la conferma sull’ipotesi che la Cassa integrazione sia retroattiva a partire dal 29 settembre scorso. In ballo c’è l’immediato futuro degli oltre 800 dipendenti della Gca Generalmarket srl, società che gestisce i supermercati a marchio Superdì e Iperdì, una quarantina tra Lombardia e Piemonte, chiusi da diverse settimane con i lavoratori senza paga da luglio.

«È stata confermata la richiesta di cassa integrazione straordinaria, ci auguriamo che arrivi il consenso per la retroattività», ha spiegato Fabrizio Camponeschi, funzionario di Uil TuCs, evidenziando comunque i problemi a cui andranno incontro i lavoratori per i quali si prospettano altre settimane di attesa prima di vedere dei soldi. Sul fronte della cessione dei supermercati, con conseguente passaggio dei lavoratori, ci sono solo piccoli passi in avanti e ci vorrà tempo perché il quadro sia più chiaro. Ci sono novità all’orizzonte solo per una dozzina di punti vendita.

«Per quattro punti vendita le trattative di cessione sono ormai concluse: si tratta di Barlassina (Monza e Brianza), Lomazzo (Como), Robbio (Pavia) e Novi Ligure (Alessandria), il cui passaggio al marchio Famila dovrebbe essere solo in attesa di un’ultima firma. Per un secondo gruppo di otto punti vendita si potrebbe raggiungere un accordo nei prossimi giorni con un altro player». Restano comunque da sistemare quasi tre quarti dei punti vendita che facevano capo alla società della famiglia Franchini. Nei giorni scorsi i lavoratori hanno manifestato davanti alla sede Mediaset di Cologno Monzese, incontrando il Gabibbo.