Indennità decreto sostegno: l'Inps paga i 2.400 euro. Ora le nuove domande

In totale sono 235.509 i bonus. A giorni sul sito dell'istituto di previdenza la procedura per le categorie che devono fare richiesta per la prima volta

Richiesta di attenzione da parte dei lavoratori del turismo

Richiesta di attenzione da parte dei lavoratori del turismo

Decreto sostegni: pagata la "una tantum" da 2.400 euro. A quindici giorni dal via libera dal governo al documento per indennizzare le categorie maggiormente colpite dalle chiusure e dalle limitazioni previste per contenere l'impatto del coronavirus l'Inps ha già liquidato il contributo a tutti i lavoratori che ne avevano diritto in quanto in precedenza beneficiari delle indennità previste dal decreto 137/2020, quello approvato dal precedente governo, il Conte II.

Le cifre degli indennizi

In totale si tratta di 235.509 bonus, per un importo complessivo di oltre 565 milioni di euro. I beneficiari sono appartenenti alle seguenti categorie: lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori intermittenti; lavoratori autonomi occasionali; lavoratori incaricati alle vendite a domicili; lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori dello spettacolo. Per coloro che hanno il bonifico domiciliato in Posta, in conseguenza del limite che la legge impone agli importi in contanti, la somma sarà corrisposta in tre tranche da 800 euro. 

Via libera alle nuove domande

Nei prossimi giorni, spiega l'Inps, sarà resa operativa sul portale dell'Istituto la procedura per la domanda da parte dei lavoratori, delle medesime categorie, che devono presentarla per la prima volta e cui si aggiungono i lavoratori somministrati dei settori diversi dal turismo che presentino i requisiti indicati dal comma 2 dell'art.10 del decreto ovvero, si legge nella normativa, i "lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto", il 22 marzo di quest'anno, "che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi alla data di entrata in vigore del decreto". Anche a loro sarà riconosciuta l'indennita' onnicomprensiva pari a 2.400 euro. E l'una tantum sarà riconosciuta anche "ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi alla data di entrata in vigore del decreto".