ANDREA GIANNI
Economia

Energia e rifiuti, circolo virtuoso: Cap investe 1 miliardo su 10 anni

Milano, la green utility lancia il piano industriale e quello sulla sostenibilità . E l’ad Russo vola in Veneto

Alessandro Russo, oggi ad di Cap: nei prossimi giorni una nuova sfida nella multiutility Agsm-Aim

Alessandro Russo, oggi ad di Cap: nei prossimi giorni una nuova sfida nella multiutility Agsm-Aim

Milano – Non solo gestione delle risorse idriche ma anche progetti sul fronte dell’energia e dei rifiuti, con la creazione a Rozzano di "un grande impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi urbani che, insieme a Canegrate e a San Giuliano Milanese, renderà possibile smaltire oltre 150mila tonnellate trasformandoli in gas e calore, chiudendo il cerchio dell’economia circolare". Sulla riduzione delle perdite della rete, inoltre, il Gruppo Cap punta ad arrivare al target del 15% entro il 2033, avvicinandosi alla Germania. "Grazie al finanziamento del Pnrr per 42 milioni e un investimento complessivo di 96 milioni ridurremo le perdite idriche da qui al 2026 portandole sotto il 17% e arrivando al 15% entro il 2023", assicura Yuri Santagostino, presidente della green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. "Già oggi siamo sotto il 20% – prosegue – con la media nazionale attorno al 40%". Sul fronte della decarbonizzazione, inoltre, l’obiettivo è "ridurre del 42% le emissioni di scope 1 e scope 2".

Strategie delineate durante la presentazione del Piano di sostenibilità e del Piano industriale 2024-2028 del gruppo che punta a trasformarsi in una multiutility con sinergie in tutta l’economia circolare. La sostenibilità passa anche attraverso un cambiamento delle abitudini: tra i "macro obiettivi" al 2033, infatti, c’è anche quello di arrivare a un 70% di cittadini che dichiarano di bere solo o quasi acqua del rubinetto. Considerando il periodo 2023-2033, gli investimenti di Cap sono circa 1 miliardo e 104 milioni di euro, Pnrr incluso. Per il prossimo biennio, invece, gli investimenti ammontano a circa di 324,6 milioni di euro. "Il nuovo piano industriale è caratterizzato dalla forte spinta verso gli investimenti che ci accompagnerà per tutto il periodo del Pnrr" sottolinea Alessandro Russo, amministratore delegato del gruppo, che nelle prossime settimane lascerà Cap per una nuova sfida nella multiutility veneta Agsm-Aim.

Michele Falcone , direttore generale di Cap Evolution, ha evidenziato nel dettaglio i progetti avviati o in cantiere, come l’impianto di Rozzano per trasformare i rifiuti liquidi in "biogas e biometano", la partita di Neutalia "dove c’è un piano da 112 milioni" e investimenti sul fotovoltaico per "arrivare al 2030 con oltre il 50% dell’energia autoprodotta". A Sesto San Giovanni, inoltre, procede il progetto per l’impianto fanghi, che "permetterà di termovalorizzare 65 mila tonnellate e andare a trasformare 20 mila tonnellate di fango in fertilizzanti". Il 2023, dopo anni difficili per l’aumento del costo dell’energia, si è chiuso con dati positivi: utile netto pari a 12,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022. Aumenta anche l’Ebitda, che tocca i 110,6 milioni (+ 18,9%), mentre i ricavi si attestano a 413,5 milioni di euro.