MidCat, ecco il maxi-gasdotto tra Francia e Spagna per l'indipendenza energetica europea

Accantonato nel 2019 perché considerato anti-economico, il progetto è tornato d'attualità con la guerra in Ucraina. La Germania spinge per realizzarlo

Un gasdotto

Un gasdotto

Se ne sussurra dall'inizio della guerra in Ucraina, se ne parla in concreto da qualche mese, ora le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholzl o mettono ufficialmente sul piatto: il progetto MIdCat, un gasdotto tra Spagna e Francia, va realizzato.

Il pressing tedesco

Il gasdotto, che collegherebbe la Catalogna (MidCat è la forma contratta di Midi-Catalonia) al sud della Francia attraverso i Pirenei, garantirebbe 7,5 miliardi di metri cubi l'anno di gas nel cuore dell'Europa, permettendo così di allentare ulteriormente la dipendenza dalla Russia. Un tema particolarmente caro alla Germania, il Paese Ue energeticamente più esposto nei confronti di Mosca. Per questo Sholz, nel corso della 'Conferenza estiva' con la stampa a Berlino, ha sottolineato chde la pipleline servirebbe "in modo massiccio ad alleviare la situazione delle forniture", rivendicato di aver "spinto molto per affrontare un progetto del genere" presso i suoi colleghi di Spagna, Portogallo e Francia, così come con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Il progetto

Il percorso del gasdotto MidCat
Il percorso del gasdotto MidCat

Il MidCat, presentato nel 2015 dalla spagnola Enagás insiemme alla francese Teréga (di proprietà dell’italiana Snam), era stato infatti accantonato nel 2019 perché considerato antieconomico (442 milioni di euro solo per la costruzione del primo lotto, il transito attarverso i Pirenei appunto). Era stata la Francia, in particolare, a non credere nella sostenibilità del progetto. Ora che la guerrra in Ucraina ha sconvolto lo scenario geopoitico europeo, il gasdotto franco-spagnolo è tornato d'attualità e, con l'interessamente diretto della Commissione europea, potrebbe beneficiare di cospicui fondi. Per quanto riguarda le tempistiche, la costruzione richiederebbe cinque o sei anni, secondo stime del governo spagnolo. 

Il protagonismo spagnolo

Si tratta dunque di una visione di medio-lungo periodo, che tuttavia porterebbe ampi benefici energetici a tutta Europa, dal momento che, a pieno regime, permetterebbe di raddoppiare il flusso di gas attualmente trasportato dalla Spagna alla Francia. E se Parigi non si è ancora sbilanciata sulla pipeline, probabilmente nutrendo ancora qualche dubbio a riguardo, Madrid spinge per diventare l'hub continentale del gas. La Spagna è infatti sia la porta d'accesso dell'Algeria, primo produttore mediterraneo di metano, sia il primo Paese europeo per trattamento del gnl, forte di ben sei rigassificatori (e nel 'bacino MidCat' rientrerebbero anche un rigassificatore portoghese e tre francesi).