Blocco licenziamenti, quando finirà 4,4 milioni di lavoratori temono di perdere il posto

La ricerca del Censis ha rilevato tutti i timori dei dipendenti del settore privato

Un'industria metalmeccanica

Un'industria metalmeccanica

Il Decreto Sostegni ha prorogato (la scadenza era fissata per il 31 marzo) il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per le imprese dei settori (in particolar modo le grandi aziende) che hanno la possibilità di accedere alla Cassa integrazione ordinaria. Il blocco andrà avanti fino al 31 ottobre invece per le imprese dei settori (in particolare quelle artigiane). Sempre per le piccole e medie imprese e le imprese artigiane e quelle sprovviste di Cigo le settimane di cassa integrazione in deroga Covid gratuita si potranno utilizzare tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2021.

 

La paura dei lavoratori

Ma nonostante queste proroghe il futuro fa paura ai lavoratori. Sono 9,4 milioni i lavoratori del settore privato preoccupati sul futuro della propria occupazione. In particolare, 4,6 milioni temono di andare incontro a una riduzione del reddito, 4,5 milioni prevedono di dover lavorare più di prima, 4,4 milioni hanno paura di perdere il posto e di ritrovarsi disoccupati, 3,6 milioni di essere costretti a cambiare lavoro. Gli operai spaventati sono 3 su 4.

Quattrocentomila posti persi

Del resto, nonostante il blocco dei licenziamenti stabilito per decreto, nel 2020 non sono stati rinnovati 393.000 contratti a termine. Sono alcuni dei principali risultati del quarto Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, realizzato in collaborazione con Eudaimon e con il contributo di Credem, Edison e Michelin

L'ottimismo delle imprese

Al cupo orizzonte dei lavoratori si contrappone l`ottimismo delle aziende. L`87% guarda con ottimismo la ripresa dopo l`emergenza. Voglia di fare (62,2%), speranza (33,7%) e coesione interna (30,1%) sono gli stati d`animo prevalenti tra i responsabili aziendali intervistati dal Censis. Il dopo sarà caratterizzato dalla corsa al recupero di fatturato e quote di mercato (76%) e dalla sfida della transizione digitale (36,2%). L`ottimismo delle aziende colpisce, visto che ben il 68,7% di esse ha registrato perdite di fatturato dopo il lockdown della scorsa primavera. Nonostante le straordinarie difficoltà, per il 62,2% dei responsabili aziendali le proprie imprese se la stanno cavando bene.

Il Decreto Sostegni

Ristori per le imprese che hanno subito un calo di fatturato del 30%, aiuti per gli autonomi e gli stagionali, rinvio dei versamenti fiscali fino ad aprile, doppio binario per la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti e 2,8 miliardi per il piano vaccinale e le cure anti-Covid. E' lo schema del decreto Sostegni approvato dal Consiglio dei ministri. Ristori per le imprese, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, incominceranno ad arrivare dall'8 aprile.

Quando scade il blocco licenziamenti

Il Decreto Sostegni ha prorogato (la scadenza era fissata per il 31 marzo) il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per le imprese dei settori (in particolar modo le grandi aziende) che hanno la possibilità di accedere alla Cassa integrazione ordinaria. Il blocco andrà avanti fino al 31 ottobre invece per le imprese dei settori (in particolare quelle artigiane). Sempre per le piccole e medie imprese e le imprese artigiane e quelle sprovviste di Cigo le settimane di cassa integrazione in deroga Covid gratuita si potranno utilizzare tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2021.