
Giacomo D’Amato
Milano - Rete mobile, Vodafone connette la Lombardia al futuro. Con un investimento di 60 milioni di euro per aumentare la copertura del 4G e per collegare piccoli comuni isolati con un sistema ibrido fibra-radio. Senza comunque rallentare la diffusione del 5G che, da oggi, sarà “acceso” a Bergamo, Brescia e Monza. Un piano globale portato avanti in un anno in cui «le reti di telecomunicazione sono state sottoposte a una pressione importante», premette Giacomo D’Amato, responsabile dello sviluppo rete mobile e fissa di Vodafone.
Lockdown e smart working hanno stressato la rete con un traffico ‘impazzito’ rispetto all’era pre-Covid. Cosa è successo? «In Lombardia il traffico mobile è aumentato di oltre il 50% rispetto a una media di 15 giga al mese. Lo stesso anche sul fisso: mediamente una linea fissa ‘capiente’ generava un traffico di 150 giga al mese, oggi siamo arrivati a 230-250. Inoltre il lavoro da casa e la chiusura delle attività commerciali hanno spostato le connessioni nelle zone periferiche, al domicilio delle persone».
A fronte di questa crescita, qual è stata la vostra risposta? «Da aprile a giugno scorsi abbiamo accelerato il piano di miglioramento del 4G che prevedeva 2mila interventi al mese: ne abbiamo realizzati 12mila in 4 mesi. Quindi altri 110 comuni sono stati coperti con il 4G. Siamo così riusciti a collegare anche l’ospedale Covid a Cuasso al Monte, permettendo a pazienti e personale medico di essere in contatto coi famigliari. Nello stesso tempo siamo riusciti a raggiungere zone dove non è possibile arrivare con la fibra, garantendo una rete fissa con velocità fino a 100 Megabit grazie alla tecnologia FWA (la fibra arriva fino all’antenna radiomobile e poi l’ultimo tratto avviene su tecnologia 4G). In Lombardia sono 558 i comuni dove è stato possibile garantire una connessione in larga banda a 539.710 unità immobiliari».
C’è poi il 5G: a che punto siete? «Lo scorso anno abbiamo sviluppato la rete a Milano e in 28 comuni dell’Area metropolitana dove la copertura ha superato il 90% e stiamo ulteriormente investendo per arrivare al 100%. Da oggi si aggiungono anche Monza, Bergamo e Brescia dove la copertura media è del 50%. Non solo: il 100% della rete è alimentata da fonti rinnovabili certificate e l’obiettivo è di azzerare le emissioni entro il 2025».