
QUEL "SANO SOLLETICO AL CERVELLO" che ispirava Luciano De Crescenzo e quella tazzina in grado, secondo Peppino De Filippo, di "far resuscitare come Lazzaro". Se poi aggiungiamo il principe De Curtis, che affermava di prenderne "tre alla volta, per risparmiare due mance", diventa chiaro come il caffè, per Napoli e per i napoletani, prima che una piacevole abitudine sia, innanzitutto, una vera fonte di ispirazione. Ed è proprio nella città di Napoli, dove l’espresso profuma di storia, che nasce Caffè Borbone, l’azienda che negli ultimi cinque lustri ha saputo sfidare con successo un mercato dominato, fino a pochi anni fa, dalle multinazionali. E guarda sempre di più con grande attenzione ai temi della sostenibilità e del green per impostare le stategie aziendali, guardare il futuro e mantenersi, allo stesso tempo, fedeli alle proprie radici.
Quella di cui parliamo è una storia imprenditoriale tutta italiana, fatta di qualità delle materie prime, rispetto di una tradizione secolare, innovazione responsabile e, oggi più che mai, di una quasi maniacale attenzione alla sostenibilità, che non ha frenato Caffè Borbone dal posizionarsi, in una recente analisi del Financial Times, tra le 1.000 aziende europee che crescono più rapidamente. Poi, Caffè Borbone si è anche aggiudicato sia il premio assoluto tra tutte le categorie sia il riconoscimento ‘Crescita e sostenibilità’ di ‘Eccellenze d’impresa 2020’. E se è vero che i numeri del ‘chicco coronato’, negli ultimi quattro esercizi, sono lievitati esponenzialmente (da 95 a 220 milioni di euro di fatturato fra il 2017 e il 2020), è ancor più vero che lo hanno sempre fatto con un occhio all’ambiente, grazie a investimenti mirati sulle tecniche produttive ‘green’ e sul confezionamento sostenibile e a una filosofia d’impresa che sa pensare al domani. Italmobiliare e Caffè Borbone – spiega la società – riconoscono gli aspetti sensibili del settore delle agro-commodity globali. In particolare, rispetto ai temi di rilievo per il successo sostenibile del business, economici, sociali e ambientali, che coprono l’intero ciclo del valore, dall’approvvigionamento delle materie prime al fine vita dei prodotti commercializzati.
Simbolico punto di arrivo di questo processo di lungo periodo è il lancio della Cialda Compostabile con incarto riciclabile 100% amica della natura, l’ultima novità di quella che fu la prima azienda in Italia ad immettere sul mercato la cialda compostabile. Al filtro in carta, che rende la cialda smaltibile nell’umido e quindi compostabile, si aggiunge l’utilizzo di un incarto primario, riciclabile nel contenitore della carta e certificato Aticelca (associazione dei tecnici cartari italiani). La cialda con incarto riciclabile è già stata testata da 12mila consumatori, disponibile a breve nei rivenditori specializzati e appena eletta ‘Prodotto dell’Anno 2021’, facendo il paio con la contemporanea ‘Menzione Speciale alla Sostenibilità’, basata sulle caratteristiche ecocompatibili di una rosa di 10 prodotti.
"Questo nuovo riconoscimento non può che riempirmi di gioia e spingermi a pensare che la direzione intrapresa dall’azienda sia quella giusta", ha dichiarato in proposito Massimo Renda (nella foto a destra) presidente esecutivo di Caffè Borbone. "Per noi – ha poi aggiunto – l’impatto ambientale è importantissimo ed essere sensibili ai temi che riguardano la sostenibilità non deve essere inteso come una scelta, ma come un naturale presupposto di chi ha la responsabilità di fare impresa, perché è l’espressione del rispetto rivolto alle generazioni presenti e future". Ma come può tradursi, in concreto, un tale approccio, per un gruppo che impiega 300 addetti, tosta 1.800 tonnellate di caffè ogni mese e sforna quotidianamente 5,5 milioni di pezzi di caffè porzionato? Le risposte, ovviamente, sono molteplici e passano sì dalle cialde compostabili, realizzate interamente in carta-filtro e certificate Cic (Consorzio italiano compostatori), ma pure dai relativi accessori, anch’essi, a partire da palette in legno di betulla e bicchierini riciclabili, integralmente green.
Poi, c’è il virtuoso rapporto col territorio, incarnato, sul fronte del packaging, dal programma ‘100% Campania’, che pone al centro il riutilizzo della carta proveniente da cartiere locali secondo una quota stabilita e rispettata annualmente. E, se non bastasse, la qualità dei confezionamenti è certificata anche dalla Ong internazionale Forest Stewardship Council (FSC), che garantisce che il prodotto sia realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite. Infine, dal momento che le buone pratiche non vanno solo adottate ma anche correttamente pubblicizzate, Caffè Borbone ha in programma il lancio di una campagna televisiva ad alto impatto emotivo dedicata specificamente al tema della sostenibilità, con protagonista una bambina che osserva un seme tramutarsi in nuova vita. Mentre sul web, l’azienda ha anche creato un sito completamente dedicato alla riciclabilità del packaging della cialda e della capsula, che si avvale anche dell’innovazione digitale e delle tecnologie legate ai QRCode.