Cosa paghiamo nelle bollette di luce e gas (e cosa sono gli oneri di sistema)

In attesa delle misure del governo per anestetizzare gli aumenti

Operaio al lavoro sui cavi dell'energia elettrica

Operaio al lavoro sui cavi dell'energia elettrica

Il Consiglio dei ministri, convocato per oggi alle 17, si prepara a varare un provvedimento da tre miliardi di euro per anestetizzare gli aumenti in bolletta di luce e gas. Nell'attesa del via libera definitivo all'intervento (e, più a lungo termine, di osservarne l'efficacia) scopriamo che cosa paghiamo, in bolletta, oltre al costo effettivo delle materie prime che servono a riscaldare e illuminare le nostre abitazioni, ma anche gli uffici, le scuole, le aziende e i negozi.

Com'è composta la bolletta

La bolletta elettrica o del gas è composta da varie voci. Il cliente medio non paga solo quello che consuma ma altri servizi che vanno dal trasporto dell'energia, alla gestione del contatore, agli oneri di sistema che rappresentano la voce più "variegata" dove entrano le componenti più diverse (su tutti gli incentivi alle rinnovabili e i costi di smantellamento delle centrali nucleari). Ed è proprio questo il fronte su cui vuole incidere l'esecutivo, andando a eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema sul gas per tutti e sull'elettricità per famiglie e piccole imprese.

Nel terzo trimestre del 2021, spiega l'Arera (l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), la composizione del prezzo in bolletta è formata da materia energia (59,2%), trasporto e gestione del contatore (17,5%), imposte (12,6%), oneri di sistema (10,7%).

La spesa per la materia energia

Questa voce comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l'energia elettrica al cliente finale. Il prezzo complessivo applicato in  bolletta è dato dalla somma dei prezzi per diverse singole componenti. Si tratta, in primis, del prezzo dell'energia, dato che corrisponde al costo previsto per l'acquisto dell'energia elettrica che viene poi rivenduta ai clienti finali. In questo prezzo è incluso anche le perdite di rete, cioé il costo dell'energia che non arriva in modo utile al punto di consegna.

C'è poi il cosiddetto dispacciamento, comparto a coprire il costo del servizio che garantisce, in ogni momento della giornata, l'equilibrio tra l'energia complessivamente immessa nelle reti elettriche e l'energia complessivamente prelevata dai clienti finali. 

Ancora la perequazione. Questa componente serve a garantire che gli importi complessivamente pagati ogni trimestre dai clienti serviti in regime di tutela con le componenti Prezzo dell'energia (PE) e Dispacciamento (PD) equivalgano ai costi di acquisto e dispacciamento effettivamente sostenuti per fornire loro l'energia.

La commercializzazione, invece, corrisponde ai costi fissi sostenuti per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti. Infine la componente di dispacciamento che serve a compensare la differenza tra gli importi complessivamente versati tramite la componente commercializzazione e i costi di gestione commerciale riconosciuti alle imprese di vendita in regime di tutela (diversi da quelli delle imprese di vendita del mercato libero).

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Questa voce comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l'energia elettrica.

Gli oneri di sistema

Si tratta degli importi fatturati per la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. Il prezzo complessivo comprende, dal 1 gennaio 2018, queste componenti: l'Asos (oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione Cip 6/92) e Arim (rimanenti oneri generali come messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale o bonus elettrico, promozione dell'efficienza energetica).

Le imposte

Comprende le voci relative all'imposta di consumo (accisa) e all'imposta sul valore aggiunto (Iva). L'accisa si applica alla quantità di energia consumata; i clienti domestici con potenza fino a 3 KW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell'abitazione di residenza anagrafica. L'Iva si applica sull'importo totale della bolletta. Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per le utenze non domestiche è pari al 22%; alcune attività produttive godono dell'aliquota ridotta pari al 10%.

Canone di abbonamento tv

Questa voce è presente solo nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento alla televisione dovuto per l'anno in corso.