Come investire in un 2021 caratterizzato ancora dai tassi zero o negativi e, nel nostro Paese, dall’effetto Draghi? Con un occhio di riguardo ancora al mercato azionario, e in particolare ai Paesi emergenti, e sul fronte obbligazionario ai Btp. È lo scenario prospettato da Matteo Germano (nella foto), Head of Multi Asset Cio Italy di Amundi, società del gruppo Crédit Agricole, leader nell’asset management.
"Crediamo – spiega Germano – che l’atteggiamento favorevole al rischio perdurerà sulla scia delle aspettative di un miglioramento ciclico dell’economia supportato dalla distribuzione dei vaccini e dalle misure di stimolo. Tuttavia, raccomandiamo agli investitori di essere attivi così da non perdere di vista il quadro d’insieme perché è estremamente importante monitorare la curva dei rendimenti Usa".
Per quale motivo?
"Se la velocità e l’entità del rialzo dei rendimenti non saranno all’altezza delle aspettative, potremmo assistere a un sensibile inasprimento delle condizioni finanziarie che potrebbe interessare negativamente gli attivi rischiosi. Ciò detto, non dobbiamo dimenticare il ruolo della Fed rispetto ad altre misure di Qe. Nel complesso, gli investitori dovrebbero essere selettivi e rimodulare con attenzione i loro portafogli, esplorando coperture efficaci e rimanendo vigili riguardo ai lockdown".
Resta comunque un’attenzione favorevole a portafogli che non trascurino la componente azionaria?
"Le revisioni degli utili e i miglioramenti ciclici dell’economia globale supportano la nostra veduta complessivamente costruttiva sulle azioni. Riguardo ai Paesi sviluppati, rimaniamo neutrali sugli Stati Uniti, mentre abbiamo rivisto al ribasso la nostra opinione sull’Europa e sul Regno Unito, portandola a neutrale. Per contro, rimaniamo ottimisti sul Giappone e sull’Australia".
E per l’Italia?
"Manteniamo la nostra opinione positiva sui titoli dei Paesi periferici in euro e crediamo che gli investitori potrebbero ravvisare del valore relativo nel segmento dei Btp-bund trentennali alla luce del programma di acquisto di obbligazioni da parte della Bce".
Achille Perego