Aumento prezzo sigarette, 2 milioni di italiani hanno smesso: cosa fumano oggi

Il rincaro delle bionde tradizionali, maggiore rispetto a quello di tabacco trinciato e prodotti elettronici, non potrà che alimentare la fuga dal pacchetto: c'è chi smette del tutto e chi passa ad altro

Milano 15 febbraio 2023 - L'aumento dal 15 febbraio di 20 centesimi del prezzo del pacchetto di sigarette, cui ne seguiranno altri due nel 2024 e nel 2025, non potrà che rafforzare una tendenza già in atto da anni in tutto il mondo: l'addio alle "vecchie bionde" industriali da parte di sempre più fumatori che abbandonano il costoso vizio o passano ad altro tipo di prodotto senza combustione. I rincari, i cui effetti saranno effettivi e non solo sui listini tra due o tre settimane, riguardano anche il tabacco sfuso e le sigarette elettroniche ma con accise inferiori: 75% per le tradizionali, 30-35% per gli altri prodotti

Il dato

A rivelarlo è un'analisi di Philip Morris International, il più grande colosso mondiale delle sigarette: al 31 dicembre sono oltre 17 milioni i fumatori adulti in tutto il mondo che sono passati ad IQOS (lina di prodotti elettronici con tabacco riscaldato) e hanno abbandonato completamente le sigarette, di cui circa 2 milioni soltanto in Italia.   Nel medio termine, l'obiettivo di PMI è che entro il 2025 i ricavi dai prodotti "senza combustione" rappresentino almeno il 50% del totale, convertendo ai prodotti senza combustione almeno 40 milioni di fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare sigarette. 

Quanto costa un pacchetto di sigatette: il tariffario completo 

Il prezzo delle sigarette aumenterà di 20 centesimi a pacchetto
Il prezzo delle sigarette aumenterà di 20 centesimi a pacchetto

L'obiettivo

"Andiamo avanti a velocità crescente verso il nostro obiettivo di costruire un futuro senza sigarette, mettendo a disposizione dei fumatori adulti che non smettono le migliori tecnologie rese possibili da anni di ricerca e sviluppo - ha affermato Marco Hannappel, Presidente Europa Sud Occidentale di Philip Morris International, che ha aggiunto - Oggi, da una parte, celebriamo un risultato importante: circa 2 milioni di fumatori in Italia sono passati a una valida alternativa senza combustione e hanno abbandonato completamente le sigarette; dall'altra, rilanciamo il nostro impegno grazie a una nuova tecnologia, pensata per semplificare ulteriormente la transizione dei fumatori più resistenti al cambiamento". 

L'indagine

Secondo una ricerca di Eurispes, tra i fumatori italiani, la sigaretta tradizionale si conferma il prodotto più diffuso (81,4%), segue il tabacco trinciato (28,2%). La sigaretta elettronica è utilizzata da circa un fumatore su cinque (20,8%). Aumentati negli ultimi anni anche gli utilizzatori di sigari e di pipa, fumati rispettivamente nel 12,1% e nel 5,1% dei casi. Per i prodotti a tabacco riscaldato si osserva, aumento della diffusione di circa tre punti percentuali, superando la pipa, con il 7,2% di utilizzatori. Lo Snus risulta ancora poco diffuso in Italia (2,1%).