L’impatto del Covid 19 sull’economia del territorio: il Pil 2020 Lombardia a -9,8%

La ripresa avverrà dalla seconda metà dell’anno, ma solo del 3,9%, Nell'export tiene solo il comparto agroalimentare. I consumi in calo dell’11,1%

Quindicimila aziende in bilico in Toscana. È l’economia di guerra (foto repertorio)

Quindicimila aziende in bilico in Toscana. È l’economia di guerra (foto repertorio)

Milano, 9 febbraio 2021 - Devastante l’impatto del Covid 19 sull’economia del territorio, secondo lo studio effettuato dall’Osservatorio Economia e Territorio per CNA (Confederazione Nazionale Artigianato) Veneto e CNA Lombardia. Ma vediamo i dettagli.

Il caso Lombardia

Con riferimento specifico alla situazione della Lombardia, il Presidente di CNA Lombardia Daniele Parolo è netto: “I dati più recenti elaborati dal nostro centro studi stimano una caduta dei principali indicatori economici assimilabile a quella di un regime di guerra: PIL al -9,8 per cento, consumi al -11,1 per cento, investimenti al -8,2%. Il dato relativo agli investimenti ha in realtà contenuto le perdite previste dalle precedenti stime di ottobre (-13%), a testimonianza della grande resilienza del tessuto produttivo lombardo. Sarà fondamentale rigenerare fiducia, nelle famiglie e nelle imprese. La domanda interna costituirà il vero discrimine per una ripresa robusta e non solo trainata dall’export, pure decisivo per i segmenti più avanzati del mondo imprenditoriale.” Continua Parolo: “CNA Lombardia torna a confermare di non avere interesse alle danze della politica, troppo spesso foriere di instabilità: oggi dobbiamo concentrarci su vaccini e investimenti a valere sul Recovery Fund. Per questo abbiamo voluto concentrarci su una lettura di quali aspetti del piano nazionale Next Generation Italia potrebbero realmente incrociare i bisogni delle imprese”. E.F.

La variabile Europa

Il Next Generation EU è il nuovo strumento dell’Unione Europea destinato a raccogliere fondi sui mercati per sostenere la ripresa economica e sociale. Entro il 30 aprile prossimo ciascun paese membro dovrà preparare il proprio Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) che darà diritto a ricevere fondi nell’ambito dello strumento per la ripresa e la resilienza. “Il comparto territoriale del Nord Italia con quasi 2,3 milioni di PMI, rappresenta il 50 % delle piccole medie imprese sul territorio nazionale – spiega Parolo - Un’area produttiva capitale nello scenario economico del Paese che può ben costituire l’elemento trainante per la ripresa. Ma va rilevato che lo schema di Next Generation EU, così come è impostato, non è a dimensione di piccola impresa ed è necessario tendere ad un impegno comune per far sì che lo diventi”.

I dati della Regione

PIL -9,8% (rispetto al dato 2020). Le ultime proiezioni delineano un quadro economico più negativo rispetto alle stime precedenti. Per il 2021 si attende una riprese del 3,9%, insufficiente per tornare ai livelli pre-covid (-6,3% rispetto al 2019). CONSUMI -11,1% (dato 2020) Il peggioramento del quadro economico trova corrispondenza in una contrazione dei consumi delle famiglie. Nel 2021 dovrebbero crescere del 3,4%, posizionandosi tuttavia ad un livello più basso rispetto al 2019 (-8,1%) EXPORT -13,4 (dato settembre 2020) L’export nei primi nove mesi del 2020 si è ridotto del 13,4% pari a 12,7 miliardi di euro. Nel periodo gennaio-settembre 2020 le esportazioni dei comparti manufatturieri fanno registrare una contrazione del 13,2% rispetto agli stessi mesi del 2019. La flessione interessa tutti i comparti, con la sola eccezione di quello agroalimentare (+0,7%). Tra i comparti maggiormente compiti figurano sistema moda, sistema casa, metallurgia e metalli.

Imprese e addetti

Nel periodo marzo-dicembre 2020 il numero di nuove imprese si è ridotto di quasi 9.800 unità rispetto allo stesso periodo 2019. Tali dati appaiono in linea con il trend delle cessazioni (-9.615). Tra i settori che registrano il dato peggiore ci sono commercio, turismo e manifatturiero. Rallenta nel terzo trimestre 2020 la flessione del numero di occupati (-28.720). Complessivamente nei primi nove mesi del 2020 l’occupazione si è ridotta di oltre 73.000 unità (-1,6% rispetto allo stesso periodo 2019). Commenta Stefano Binda, Segretario Cna Lombardia: “Sono circa 56 i miliardi del Next Generation Italia, sui 223 miliardi previsti a regime, che risulterebbero a prima vista di maggiore impatto per le micro e piccole imprese. Soprattutto digitalizzazione ed innovazione dei processi e la grande sfida della riqualificazione degli edifici, nella chiave della sostenibilità, rappresentano gli asset più rilevanti su cui puntare per tornare a crescere e a farlo con un innalzamento complessivo del valore aggiunto espresso dalla nostra economia reale. Perché proprio di questo, per CNA Lombardia, si tratta: mettere a terra, concretizzare, far diventare realtà la finanza messa a disposizione dall’Unione Europea””