
Amazon (Ansa)
Non hai la carta di credito? Oppure non vuoi usarla su Internet? Non problem (o quasi) per Amazon. Il colosso mondiale dell'e-commerce permetterà infatti di pagare i pacchi in contanti alla consegna. Una piccola rivoluzione che permetterà anche ai più restii nei confronti dei pagamenti elettronici di ricevere i pacchi con i prodotti (non tutti però) dell'azienda leader mondiale del commercio via Internet.
Come fare
Amazon apre ai pagamenti in contanti. Il nuovo servizio 'Paga nel punto vendita più vicino" permette di pagare gli ordini cash senza costi aggiuntivi in una delle 4.300 sedi Western Union e ricevere il pacco, poi, all'indirizzo preferito. I soldi dovranno essere consegnati, informa il colosso di Seattle, entro 48 ore dall'ordine, presentando il codice ricevuto via e-mail.
I motivi
"Siamo sempre alla ricerca di modi per semplificare la vita dei nostri clienti" spiegano da Amazon Italia all'Adnkronos. "In questo caso abbiamo voluto aprire anche a coloro che, per le ragioni più svariate, non hanno accesso a una carta elettronica di credito o di debito, e preferiscono pagare in contanti".
Cosa si può comprare e cosa no
Non tutti gli acquisti, però, si possono pagare in contanti. Non si potranno comprare i prodotti Warehouse Amazon, ossia l'usato o il restituito con confezione aperta, le promozioni temporali come offerte lampo e top, prodotti digitali come e-Book e mp3, abbonamenti come Prime, Prime prova gratuita, Prime per studenti, acquisti effettuati con modalità 'One-Click' e, ovviamente, con i Buoni Regalo Amazon.it. Anche gli articoli ordinati con consegna entro il giorno dopo o con consegne pianificate non sono idonei in quanto 'Paga in contanti nel Punto Vendita più vicino", spiegano dalla creatura di Jeff Bezos, è disponibile solo per gli articoli ordinati con modalità di spedizione standard o express se superiore a un giorno.
Le strategie del colosso
Una multinazionale che non sta mai ferma e che investe in diversi settori. E' dei giorni scorsi infatti la notizia che il colosso di Jeff Bezos ha messo nel mirino la Metro Goldwyn Mayer, la storica mayor cinematografica americana.
I guai
Ma non sono tutte rose e fiori per Amazon. Anzi. Il procuratore generale di Washington D.C. Karl Racine ha annunciato martedì che ha citato in giudizio Amazon per motivi antitrust, sostenendo che l'azienda di Jeff Bezos ha ingiustamente aumentato i prezzi per i consumatori e soppresso l'innovazione. Racine sta cercando di porre fine ai presunti accordi di Amazon sui prezzi che di fatto eliminano la concorrenza e vuole imporre sanzioni alla compagnia per scoraggiare comportamenti simili. I contratti di fatto creano "un prezzo base artificialmente alto nel mercato online". La causa sostiene che Amazon ha mantenuto illegalmente il potere di monopolio impedendo ai venditori di terze parti, che vendono già su Amazon, di offrire i loro prodotti a prezzi inferiori su altre piattaforme. Racine ha dichiarato che questi accordi danneggiano sia i consumatori che i venditori terzi riducendo la concorrenza, l'innovazione e la scelta.