ANNA MANGIAROTTI
Cultura e Spettacoli

Willem Dafoe, il confessore di Giuda. Il reading dell’attore strega Brera

La star ha dato voce ai fragmenta di Gabriele Tinti, ispirati al Cenacolo di Rubens (che è in Braidense): "Ma la missione non è davvero mai compiuta. Nemmeno per chi fa il mio mestiere"

La star ha dato voce ai fragmenta di Gabriele Tinti, ispirati al Cenacolo di Rubens (che è in Braidense) "Ma la missione non è davvero mai compiuta. Nemmeno per chi fa il mio mestiere" .

La star ha dato voce ai fragmenta di Gabriele Tinti, ispirati al Cenacolo di Rubens (che è in Braidense) "Ma la missione non è davvero mai compiuta. Nemmeno per chi fa il mio mestiere" .

Milano – Tempo di Quaresima. Di penitenza e preghiera, o poesia. Alla Pinacoteca di Brera, ieri al tramonto, un reading di Willem Dafoe, attore-sacerdote, fascino mediorientale, su “Giuda”, fragmenta di Gabriele Tinti. Il format delle liriche ci risparmia il confronto con Dante (“Quell’anima là su ch’ha maggior pena” /disse’l maestro ”è Giuda Scariotto, / che ’capo ha dentro e fuor le gambe mena... ”).

In fondo all’Inferno, il sommo Poeta colloca dentro la bocca di Lucifero colui dentro il quale Lucifero era entrato, facendogli commettere l’empietà suprema: consegnare il Figlio di Dio ai suoi persecutori. Immagine ispiratrice di affreschi e miniature. Tinti, viceversa, si fa ispirare dal Cenacolo di Pieter Paul Rubens, capolavoro nella collezione della Braidense, attualmente nel laboratorio trasparente di restauro, sala XVIII, in vista di un intervento conservativo sostenuto da PwC.

"Nel quadro, Cristo benedicente è abbracciato dagli apostoli, sul lato opposto del tavolo Giuda ci guarda, perfido e timoroso" osserva il direttore Angelo Crespi. Vuole il traditore mettersi in dialogo per una confessio vitae? O farci confessare la nostra? I selezionatissimi invitati al reading, in piedi per mezz’ora durante la lettura in inglese, tacciono. Come Giuda, tra speranza e disperazione, illusione e delusione, luce e tenebre. E vien da citare altri versi di Tinti: “La mia testa pulsa, non ha pace. Mi hai messo con le spalle al muro, inchiodato in un labirinto senza fondo, colpito col dolore...“. Un filmato dell’evento sarà messo a disposizione del più largo pubblico.

Intanto, quello presente può misurare l’effetto della scrittura ecfrastica di Tinti, celebrato già dal Times e dal Guardian per gli epigrammi scaturiti da opere d’arte; ha riabilitato l’ékphrasis (discorso che dovrebbe portare vivdamente nell’immaginazione degli ascoltatori ciò che evoca) e il mestiere del rapsodo. Dafoe nel testo legge: “Missione compiuta, brucio la gola, accendo la luce …“ Ci riesce? "No. Mai si compie una missione, neppure per un attore", ammette. Onesto. Non la voce di un predicatore, ma, sommessa, di un confessore.