Il talento di Silvia per la fiction: "Vi presento Viola, inno all’empatia"

Leuzzi, 32 anni, dal master in scrittura e produzione per il cinema alla Cattolica è approdata alla Lux Vide. Da venerdì su Canale 5 la sua serie con Can Yaman e una Francesca Chillemi

La sceneggiatrice è vestita di giallo alla presentazione della serie a Venezia

La sceneggiatrice è vestita di giallo alla presentazione della serie a Venezia

Milano -  Silvia Leuzzi , sceneggiatrice classe 1990 originaria di Nardò (Lecce), è un talento uscito dal master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema dell’università Cattolica di Milano, che le ha consentito di affacciarsi dopo dodici mesi a Lux Vide, leader nella produzione televisiva a livello europeo. Dopo un periodo da story editor in cui ha seguito serie Rai come “Che dio ci aiuti” e “Don Matteo”, scrivendo alcuni episodi, oggi si dedica esclusivamente alla sceneggiatura di serie tv e lungometraggi: "Ho sempre scritto, fin da piccola. Le storie possono smuovere il mondo. Credo che questo percorso fosse scritto nel mio destino". Il 30 settembre in prima serata su Canale 5 uscirà uno dei suoi ultimi lavori: “Viola come il mare”, una fiction crime- romance con protagonisti l’ex miss Italia Francesca Chillemi e Can Yaman, attore e modello turco, che promette.

Come nasce l’idea? “Viola come il mare” è un inno all’empatia. Si ispira al romanzo di Simona Tanzini “Conosci l’estate?“: alla prima lettura abbiamo notato aspetti originali che potevano farne la sceneggiatura ideale".

Quali? "Il carattere forte e determinato della protagonista, una giornalista con la dote della sinestesia, che è la capacità di percepire le emozioni attraverso i colori; e la caratterizzazione dinamica di Palermo, dov’è ambientato il racconto. La fiction si sviluppa in 12 episodi (da cinquanta minuti, due ogni venerdì sera), quindi abbiamo dovuto ampliare l’universo narrativo".

Qualcosa in più su Viola? " È un personaggio molto moderno, una donna che riceve riconoscimenti per il suo lavoro e non ha paura di mostrare la propria femminilità: non usa la bellezza come arma, ma non la vuole nascondere. Oggi càpita che le donne lo facciano, per essere prese sul serio, ma lei vuole dimostrare il contrario. Anche per questo la scelta è caduta subito su Francesca: una grande professionista con cui avevo già lavorato,che per buona parte della sua carriera ha dovuto convivere con questo pregiudizio".

La scelta di Can Yaman ha riscosso grande entusiasmo. "È un attore internazionale di successo, ovunque vada riesce a muovere le masse, soprattutto femminili. All’inizio eravamo un po’ scettici, perché non aveva mai recitato in italiano prima, ma da grande professionista si è messo a studiare con un insegnante, arrivando sul set ogni giorno più preparato, e nel corso della serie è visibilmente migliorato: una piacevole sorpresa. Il suo personaggio, quello dell’ispettore di polizia Francesco, gli calza a pennello: brillante, affascinante e tutto ragione. Viola e Francesco sono agli antipodi e proprie le loro visioni inconciliabili della vita saranno fonte di attrazione: Viola vuole sposarsi, è una sognatrice positivista, mentre Francesco è disincantato e in cerca di relazioni temporanee. Gli spettatori rimarranno impressionati dalla loro chimica".

Progetti futuri? "Una serie già in dirittura d’arrivo: sbarcherò a dicembre su Netflix con “Odio il Natale”. Anche questa prodotta da Lux: è una scommessa in cui crediamo molto, come sempre ci sarà spazio per storie di rinascita e di speranza".