Eterna Shirley Bassey, da Biondi a "Goldfinger"

Esce 'Hello Like Before' della mitica cantante gallese di Marco Mangiarotti

SHILEY BASSEY COVER_WEB

Milano, 20 novembre 2014 - The Dame Commander. Per la voce da artiglieria pesante e volontà della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. La leggenda di Shirley Bassey cerca una sua definizione in «Hello Like Before», fra cultura pop black e quella scia luminosa di jazz che ti segue indiscreta nei club. Il primo omaggio è a Mario Biondi in «This Is What You Are», hit radiofonico alla Bbc prima di esplodere in Italia. Si passa a Sting con «Englishmen in New York», «Fever» è un must, «I’m Still Here» una sorpresa con la big band alla Sinatra. Voce grande ma elegante, il tema di «Goldfinger» in un mitico James Bond (Ursula Andress esce dall’acqua davanti alla casa giamaicana di Ian Fleming) l’ha lanciata nella leggenda.

La cover di Biondi rende onore a lei e a Mario, le sue vertigini hanno rughe non crepe, nelle ballad ricorda Diana Washington e Nina Simone, vedi «Wild Is a Wind». Registrato «in abito da sera» agli Abbey Road Studios con il produttore e direttore musicale Stuart Barr, «Hello Like Before» si muove tra classici e temi da film, la griffe pop della cantante gallese, con veloci scarti da «Hey Jude» a «It Was A Very Good Year» di Frank Sinatra e Tony Bennett. «Diamonds Are A Girl’s Best Friend» con Paloma Faith è una versione teatrale del duetto di Marylin e Jane (Russell). La sua carriera, lunga 60 anni, non ha mai scelto la nostalgia. Rilanciata negli anni ’80 dalla sensazionale versione cool dance di «History Repeating», scritta per lei dai Propellerheads, numero uno in Uk e dieci negli Usa. Fino al palco rock del Festival di Glastonbury, nel fango. Fino a quest’album, davvero bello.

di Marco Mangiarotti