“L’ultimo viaggio“ in sala. Film gioiello sull’eutanasia tra avventura e dubbi etici

Torna domani all’Arlecchino la pellicola di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo "Temi universali che da sempre mettono in crisi le coscienze degli uomini".

Una scena de “L’ultimo viaggio“ Il film sarà proiettato domenica e martedì al cinema Arlecchino

Una scena de “L’ultimo viaggio“ Il film sarà proiettato domenica e martedì al cinema Arlecchino

Varcare il confine. Della vita, della fede, dell’umana solidarietà. È un road movie, girato tra bellissimi scenari montani, sul tema dell’eutanasia “L’ultimo viaggio“ di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo che torna in sala al cinema Arlecchino domani alle 11 e martedì alle 19. Un "piccolo fenomeno cinematografico", è stata definita la pellicola, che racconta la nascita di un’amicizia tra un prete che affronta un viaggio avventuroso ed eticamente problematico con la salma della madre e una “passeur“, che aiuta, a pagamento, i migranti ad attraversare illegalmente il confine.

Il cuore pulsante del film è il tema dell’eutanasia, affrontato non con piglio ideologico, ma come domanda morale ed esistenziale. "La mia colpa non avrà mai fine", afferma il prete in una scena, mentre la donna risponde: "Questo è ciò che pensa la tua Chiesa". "Non abbiamo voluto collocare l’ambientazione in un momento storico specifico - spiegano i registi - Perché i temi che trattiamo sono universali, senza tempo, e da sempre mettono in crisi le coscienze degli uomini".

Il film è interamente prodotto in modo indipendente con il supporto della Film Commission Torino Piemonte che, dopo il suo debutto al Trento Film Festival, ha trovato una preziosa opportunità di distribuzione grazie alla collaborazione con Cineteca Milano, che ne ha riconosciuto la forza e la necessità. Il cast, che include Fabio Marini e Debora Zuin, è stato capace di incarnare pienamente la tensione emotiva del racconto, potenziandone il significato. “L’ultimo viaggio” è un’opera che tocca corde profonde, come la morte e l’amore, che si presenta intimo e spirituale. Un film che, come il suo protagonista, cammina tra dovere e libertà, tra colpa e redenzione.