ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Serena Brancale al Blue Note, sei concerti sold-out prima di Sanremo: “Jazz o pop? Non amo le etichette”

“Ho lavorato in teatro e ballato, ma non ho mai pensato a un piano B rispetto all’idea di vivere di musica”

Serena Brancale si esibisce al Blue Note con sei concerti sold-out, anticipando la sua partecipazione a Sanremo con 'Anema e core'.

Serena Brancale si esibisce al Blue Note con sei concerti sold-out, anticipando la sua partecipazione a Sanremo con 'Anema e core'.

Milano – C’è il Blue Note sulla strada di Serena Brancale (nella foto) per Sanremo. Sei concerti che la vedono in scena da oggi a domenica, tutti sold-out. Un risultato figlio più del successo estivo del singolo “Baccalà” che della convocazione all’Ariston, dove a febbraio presenterà in gara il suo “Anema e core”, dialogo tra una pugliese e un napoletano con inserti dialettali, sul palco del 75° Festival della canzone italiana. "È la mia quarta volta al Blue Note", racconta lei, 35 anni, tre album in studio, uno dal vivo, e una lista di collaborazioni che va da Il Volo a Mario Biondi, da Willie Peyote a Enzo Gragnaniello, Ghemon, Clementino. "Il Blue Note è uno dei grandi palchi della musica in Italia ed essere arrivata a permettermi sei concerti completamente esauriti è una grande soddisfazione".

Come vive l’esperienza?

"Anche se il luogo è deputato al jazz, non penso troppo al genere di quel che interpreto. Se canto un pezzo di Pino Daniele, ad esempio, non sto lì a pensare se è jazz, pop o blues, voglio solo che esprima bene le mie sensazioni del momento. Un po’ come sarà al Festival il prossimo febbraio: mi piace, infatti, vivere la musica in maniera incosciente. Voglio essere il più naturale possibile, perché la musica, per me, è una passione diventata pian piano un lavoro".

Quando ha capito che avrebbe potuto vivere di musica?

"Da sempre. Ho lavorato in teatro, in radio, ma anche ballato tanto, senza pensare mai, però, a un piano b rispetto alla musica. Nonostante gli studi all’Accademia di belle arti a Mola di Bari, mi sono impegna soprattutto a migliorare il mio profilo di musicista e a costruire la mia carriera".

Chi le piacerebbe avere come ospite in questi concerti milanesi?

"Di amici ce ne saranno diversi. Mi piacerebbe invitare i ragazzi che ho conosciuto sopra e sotto il palco Sanremo Giovani, a cominciare da Andrea Settembre".

Un riferimento artistico?

"Stevie Wonder. Perché unisce nelle sue canzoni tutta la musica che mi piace. Sono cresciuta con lui e per questo amo tutta la sua produzione, a cominciare dall’ultimo album ‘A time to love’".

Barese, vive a Roma. Che effetto le fa Milano?

"Ogni volta mi sembra di trovare più Puglia qui che a Bari. La città è piena di gente del Sud che mi accoglie, mi ospita, non mi fa provare la lontananza dalla mia terra. Mi sento più al Nord quando suono a Bologna, a Torino o a Bergamo, perché a Milano respiro aria di casa".

Cos’ha in agenda dopo il Blue Note?

"Il concerto di Capodanno a Sanremo. Quindi diciamo che comincio a prendere confidenza col luogo. Anche se, in realtà, è partito tutto dalla città dei fiori, vista la mia partecipazione al Festival nel 2015 nella categoria Nuove proposte (con ‘Galleggiare’ - ndr), proprio con Carlo Conti. Sarà un Capodanno diverso, che segna la fine di un anno importante della mia vita e l’inizio di uno forse ancora più speciale”.