MARCO MANGIAROTTI
Cultura e Spettacoli

Rolling Stones, ecco la vera storia delle “Pietre Blu”

Una curiosità: il primo gruppo di Mick Jagger e Keith Richards si chiamava "Blue Boys"

La copertina del disco

Milano, 12 gennaio 2017 - Senza discussione. “Blue & Lonesome” è l’album che i Rolling avevano nel cuore da 50 anni per il semplice motivo che questo gruppo di artisti piccolo borghesi era cresciuto nella London Area ascoltando e suonando blues e jazz, soprattutto Charlie Watts e Brian Jones. Jagger e Richards si ritrovavano invece davanti a una pila di album della Chess Records. Il loro primo gruppo si chiamava Blue Boys e a Cheltenham il loro punto di riferimento era Aexis Korner con la sua Blues Incorporated. Solo quando Keith Richards diventa il dominus delle chitarre, abbandonano la linea purista, ma il contesto è quello dei club e dei festival jazz il primo annuncio di Brian Jones è sulla rivista Jazz News. Intanto con la Blues Incorpored appaiono alla BBC Radio nel programa Jazz Club.

E si affaccia, siamo nel 1962, il nome The Rolling Stones per la futura band, da un blues di Muddy Waters. Quando arrivano al Marquee il loro stile viene definito “the new rhythm and blues”, qualcosa che già andava oltre Chuck Berry, Bo Didley, Elmore James, Muddy Waters, Eddie Taylor, Howlin’ Wolf, Little Walter e Jimmy Reed, l’idolo assoluto di Jagger. Qui troverete i Ioro successi, il catalogo Chess-Checker la bibbia nascosta sotto “Satisfaction”. Per questo “Blue & Lonesome” (Polydor) è un atto di amore e verità, il testamento e il ritorno alle origini con un suono nudo e sontuoso, british blues e Mick che stupisce all’armonica a bocca (e al canto). Da avere e ascoltare.