GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Oliviero Toscani: "La vera grandezza? Rischiare e fallire"

“Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” la mostra approda a Milano negli spazi di Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana angolo via Copernico

Oliviero Toscani

Milano, 16 febbraio 2017 - Di sé dice: «Sono un uomo fortunato». Uno che ha saputo prendere dalla vita anche quello che non cercava o che non immaginava di trovare. Magari anche una

DETTAGLI “Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” è aperta fino  al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana
DETTAGLI “Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” è aperta fino al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana
polemica non particolarmente elegante - chi ha detto: parlate tanto di me, piuttosto male, ma parlatene? -: lo scorso ottobre Oliviero Toscani rifiutò un selfie con un giovane ammiratore. A Vibo Valentia. Aveva appena tagliato il nastro di “Razza umana”, la sua ultima mostra presentata come “studio socio-politico, culturale e antropologico” sull’umanità e sulle sue differenze. Precipitando però in un increscioso stereotipo, Toscani spiegò all’allibito ragazzo che non accettava la richiesta della foto insieme in quanto lì, in terra calabrese, lui, il ragazzo, avrebbe potuto essere un potenziale mafioso.

DETTAGLI “Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” è aperta fino  al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana
DETTAGLI “Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” è aperta fino al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana

In mostra non mancano le immagini più note, quelle che hanno fatto discutere il mondo, fra cori di lodi e “boatos” di critiche: il celeberrimo quanto castissimo “Bacio tra prete e suora” del 1991, i

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DETTAGLI “Oliviero Toscani - Più di 50 anni di magnifici fallimenti” è aperta fino al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery, in viale Lunigiana
“Tre Cuori White/Black/Yellow” del 1996, la tragica “No-Anorexia” del 2007, foto estrema della disperata modella francese Isabelle Caro. Foto tutte sulla barriera della provocazione, spartiacque, grazie alla collaborazione con Benetton, fra il modello commerciale di fotografia pubblicitaria tradizionale e un linguaggio che, senza dimenticare (o invece esaltando?) l’obiettivo mercantile, tocca i temi inediti di razzismo, ecologia, sesso, persino l’Aids. Provocazioni che suscitano sempre disorientamento ma sfondano anche nello scandalo. Dal culetto dei Jesus Jeans “Chi mi ama mi segua.” agli ultimi istanti del morente David Kirby.