ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Max Gazzè, stasera al Carroponte. Ultima data del tour: "È stato un viaggio entusiasmante"

Stasera al Carroponte con la selezione dei brani più intimisti rispetto alle hit storiche che non mancheranno

Max Gazzé

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Sesto San Giovanni (MIlano) - Fermata finale. Max Gazzè sbarca questa sera a Sesto San Giovanni per spalancare al pubblico del Carroponte le porte di quel suo mondo popolato di poeti minori e casalinghe di Shanghai. Lo fa per l’ultima volta, mettendo un punto sull’avventura vissuta per due mesi assieme a Max Dedo, Cristiano Micalizzi, Clemente Ferrari e Daniele Fiaschi, sulla spinta dell’ultimo album "La matematica dei rami", realizzato con la Magical Mystery Band di Daniele Silvestri.

Max, quanto impatta il nuovo album sullo spettacolo?

"Ci sono diverse canzoni de ‘La matematica dei rami’, da ‘Considerando’ a ‘L’animale guida’, fino a ‘Il farmacista’ e ‘Il vero amore’. Ma per questo tour ho immaginato uno spettacolo più teatrale di quelli del passato, scegliendo brani anche più riflessivi e intimisti rispetto alle mie hit storiche, che comunque non mancheranno. Ho recuperato ad esempio ‘L’ultimo cielo’, ma anche ‘Sirio è sparita’ e ‘Il bagliore dato a questo sole’, piccole chicche per i fan. E poi ho voluto inserire un omaggio a Franco Battiato (‘Un’altra vita’ - ndr); un grande Maestro per me".

Sesto San Giovanni è l’ultima data del tour, qual è il bilancio?

"Positivo, il pubblico ha risposto in maniera straordinaria e non era per nulla scontato. Nonostante ancora alcune difficoltà, c’è stato l’entusiasmo della ripresa e quello di tornare insieme, dopo i live di transizione dello scorso anno. Anche quest’anno ho fatto tantissime date in luoghi meravigliosi".

Ci saranno ospiti?

"Sì, ci sarà Greta (Zuccoli - ndr) che mi ha accompagnato in diverse tappe di questo tour. È un’artista davvero brava, con una voce bellissima. Ci siamo conosciuti a Sanremo e qualche settimana fa abbiamo inciso assieme ‘Il vero amore’".

Com’è cambiata l’interazione col pubblico rispetto al tour della scorsa estate?

"Sicuramente nel pubblico c’è più rilassatezza rispetto ad un anno fa, anche se i distanziamenti restano. Nell’estate 2020 sono stato il primo a tornare sul palco in un’atmosfera di grande incertezza, ma è stata un’emozione molto forte. Pian piano si sta tornando alla normalità".

Ad aprire la serata al Carroponte ha chiamato Folcast . Che rapporto avete?

"Daniele è pieno di talento. Mi piace fare da ‘consigliere’ ai ragazzi che iniziano questo mestiere. Mi piace lavorare con i giovani pieni di entusiasmo, penso a Levante o Carl Brave, o alla stessa Greta".

Il 21 settembre parteciperà all’omaggio a Battiato all’Arena di Verona.

"Ho iniziato la carriera aprendo i suoi concerti; era il ’95 e il tour quello legato all’album ‘L’ombrello e la macchina da cucire’, il primo coi testi di Manlio Sgalambro. Ci mise in contatto Michele Di Lernia, un dirigente della EMI. Gli facemmo ascoltare le demo delle mie canzoni e Franco mi portò con sé. Da lì nacque una lunga amicizia".