ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Manu Chao, incorreggibile no global: "Ribelliamoci alle leggi del web"

Il cantante di “Me gustas tu“ arriva stasera a Cernobbio: le sue grandi hit proposte in versione acustica

Il cantante di “Me gustas tu“ arriva stasera a Cernobbio: le sue grandi hit proposte in versione acustica

Il cantante di “Me gustas tu“ arriva stasera a Cernobbio: le sue grandi hit proposte in versione acustica

“¿Qué horas son, mi corazón?” È ancora l’ora di Manu Chao, in concerto questa sera a Cernobbio nella cornice del Lake Sound Park sull’onda dei consensi che ha saputo rinnovargli in radio la rielaborazione di “Me gustas tú” da parte di Alfa. Operazione scaltra quella di “A mi piace”, capace di centrare il risultato pieno. Lui, l’ex Mano Negra riemerso dall’inferno del Patchinko, collabora al pezzo poco o niente, ma il giovane partner genovese (e genoano) sa il fatto suo in queste cose (basta ricordarsi cosa è stato capace di fare a Sanremo con “Sogna ragazzo sogna” di Vecchioni) ed è bastato l’accostamento dei due nomi per veder volare lontano le quotazioni del singolo, rimissato pure dai Planetfunk; insediato nella Top10 italiana da due mesi e mezzo e orgogliosamente secondo pure questa settimana dietro all’Anna di “Désolée”.

Tra i tanti artisti italiani conosciuti nel tempo, l’uomo di “Próxima Estación: Esperanza” ha inciso finora solo con Roy Paci (“Toda joia toda beleza”) e, appunto, Alfa, anche per le sue radici territoriali (asolo tre le città al mondo sanno regalarmi emozioni speciali: Barcellona, Marsiglia e Genova" ha detto una volta). Ma la lista delle collaborazioni incassate in questi ultimi tempi non si limita al cantautore ligure, come dimostrano i progetti condivisi con la superstar latina Karol G (“Viajando por el mundo”) e con la stella del rap messicano Santa Fe Klan (“Solamente”).

Nella scaletta di Chao abbondano hit di album decisivi della sua carriera quali “Clandestino” o “La radiolina”, ma di solito non manca “Vecinos en el mar” frammento di quel “Viva Tu” pubblicato lo scorso settembre dopo 17 anni di (relativo) silenzio discografico. "Quel ‘lunga vita a te’ vuol essere innanzitutto un’esortazione: credi in te stesso perché io sono il primo a farlo", spiega il cantante-chitarrista franco-galiziano, probabilmente l’artista no global più impegnato degli anni Novanta, all’anagrafe José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega, 64 anni, che con questa esibizione in chiave “Ultra Acoustic” chiude il programma 2025 del Lake Sound Park. "La società in cui viviamo, infatti, non ci fa mai sentire abbastanza belli, abbastanza intelligenti, abbastanza unici. Perché a dar retta al web o alla tv c’è sempre qualcuno più bello di noi, più intelligente di noi, più interessante di noi, più ricco di noi a cui dover somigliare. Ed è da quella convinzione che iniziano tutti i nostri errori. L’esortazione di un titolo come ‘Viva tu’ è proprio quello di restare così come siamo. Questo perché, in fondo, essere o no belle persone dipende solo da noi".