GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

I libri di Harry Potter fanno davvero magie

Sondaggio Doxa: ecco chi sono i lettori della saga. E intanto cresce l’attesa per l’uscita, il 24 settembre, di “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, ottava storia della serie

Emma Watson che interpreta Hermione Granger con Daniel Radcliffe (Harry Potter)

Milano, 14 settembre 2016 - Generazione Harry Potter? È proprio il caso di dirlo, visto che il simpatico maghetto, protagonista della saga creata dalla penna di J.K. Rowling, continua a essere amato dai lettori di tutto il mondo. Mentre aumenta di giorno in giorno l’attesa per l’uscita, il 24 settembre, di “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, ottava storia della serie già prenotata da centinaia di persone, la casa editrice Salani, che ne cura le edizioni italiane sin dal 1998, si è interrogata su come la lettura dei romanzi della scrittrice inglese abbia inciso nella vita di migliaia di lettori. I tanti, giovani e non, che continuano a lasciarsi sedurre dalle storie di Hogwarts.

Un’inchiesta affidata alla Doxa rivela chi sono i giovani cresciuti con Harry Potter: la selezione è divisa in due gruppi, ragazzi dai 18 ai 30 anni, nati tra il 1986 e 1998, e bambini dai 5 ai 13 anni. La prima evidenza dell’indagine è l’alto numero di lettori: il 73% degli intervistati afferma di aver letto i romanzi, fra questi il 43% più di quattro, il 30% dichiara di averne letto da uno a tre e solo il 27% non l’ha mai letto, ma tutti conoscono la saga e in un modo o nell’altro dicono di esserne stati influenzati.

I lettori forti dicono di aver vissuto con trepidazione l’epoca delle uscite, mantenendo un legame con le storie della Rowling anche da adulti, la maggior parte ha continuato a rileggerle e a rivedere i film. Sanno descrivere il mondo di Harry Potter con chiarezza e sono consapevoli di aver ricevuto dalla lettura insegnamenti preziosi. L’elenco che il campione fa dei valori appresi è significativo: l’amicizia, il coraggio, il gioco di squadra, la capacità di non arrendersi di fronte agli ostacoli, la lealtà, l’impegno e il rispetto, la disponibilità per gli altri. La bella notizia è che i valori crescono con il numero dei libri letti.

La crescita, la lotta fra il bene e il male, la trasformazione dei protagonisti del romanzo ha segnato anche i tanti lettori che non sono entrati nell’indagine, ha unito genitori, soprattutto mamme, e figli. Il 42% dichiara che Harry Potter ha stimolato la creatività, il desiderio di conoscenza e così chi ha letto più di quattro romanzi si è trasformato in un lettore più curioso e onnivoro rispetto a chi non ha li ha mai letti. Coltivano diverse passioni, amano l’arte, i viaggi, il cinema, il giardinaggio e la cura degli animali. I lettori della saga hanno mostrato una personalità aperta, sono più ottimisti e concreti. Non si può ignorare che i bambini che hanno conosciuto Harry Potter all’apice della sua fama, 2001-2002, vivevano in un mondo più semplice e ordinato, meno videogames e stimoli visivi di quelli che subiscono i piccoli d’oggi.

Ma pochi personaggi sono riusciti a diventare un classico della letteratura, con un affetto costante da parte dei piccoli lettori: il maghetto compare nell’elenco con Topolino, Tom & Jerry, Geronimo Stilton e Pokémon. Da uno studio sulla lettura compiuto su un campione di bimbi americani, il 93% ha confessato che il suo libro preferito era stato scelto da loro stessi. Forse dovremmo lasciarli liberi di decidere cosa leggere fidandoci dei loro gusti. In fondo quanti di noi hanno letto Harry Potter su consiglio dei nostri ragazzi?