GIOVANNI CHIODINI
Cultura e Spettacoli

Gita a Morimondo e nella Vallata del Ticino: con la bici o a piedi tra arte e storia

Dalla meraviglia gotica dell’Abbazia cistercense alla Strada dei mercanti che si snoda in mezzo alle cascine

Abbazia di Morimondo

Abbazia di Morimondo

Morimondo, 18 luglio 2024 – Arte e storia, un connubio indissolubile quando si visitano Morimondo e la Vallata del Ticino. L’abbazia cistercense è una meraviglia gotica edificata nel XII Secolo, il cui museo si può visitare sino a domenica 11 agosto, poi c’è una pausa sino a fine mese. Quindi le cascine intorno, i sentieri della valle che degrada dal costone al letto del fiume.

L’itinerario parte proprio dalla piazzetta antistante l’abbazia, dopo una doverosa visita all’interno della chiesa. È la strada detta “delle Cerine“, già conosciuta in epoca romana come strada dei mercanti. Scendendo verso la vallata s’incontrano dapprima la Cascina Fiorentina, poi, proseguendo verso Sud, la Cerina di Sotto. L’alternativa potrebbe essere quella di puntare inizialmente più a Nord, verso l’abitato e le cascine di Ozzero, passando per la Cerina di Sopra.

Camminando – ma anche pedalando grazie alle bici che si possono noleggiare al Fienile dei Monaci, meglio se con prenotazione – su strade sterrate che si alternano a tratti asfaltati si prosegue quindi verso la Cascina Lasso e da qui si giunge a Fallavecchia, dove visitare la chiesa di San Giorgio. Luoghi che furono teatro, nel 1239, della battaglia di Casorate e che oggi lasciano il posto a un’agricoltura e a boschi tipici della Bassa Pianura.

Una testimonianza ancora visibile di quegli eventi, anche solo parziale, è il Fosson Morto. Quando il Ducato di Milano ebbe l’esigenza di proteggersi dalle incursioni del Barbarossa, i bastioni non erano sufficienti e così si decise di proteggere una zona più vasta attorno alla città con fossati colmi d’acqua. Per rinforzare la cintura di questi canali a protezione di Milano fu scavato anche un fossato che portava acqua dal Ticino al Ticinello e poi a Lacchiarella e al Lambro. Il fossato divenne strategico quando nell’ottobre del 1239 Federico II di Svevia mosse guerra a Milano. Le truppe ghibelline imperiali si scontrarono violentemente con quelle milanesi e furono battute: nel fossato, prima svuotato dai ghibellini e poi inondato dai milanesi, si contarono centinaia di morti, da cui l’appellativo ancora attuale di Fosson Morto.

La Cascina Lasso, col suo agriturismo, la trattoria di Fallavecchia e quelle di Basiano e di Coronate, che si trovano sulla strada per tornare a Morimondo, sono posti assai frequentati da chi, oltre alle conoscenze di storia e alle riscoperte artistiche, cerca in occasione di queste pedalate di riscoprire i piatti della tradizione lombarda.