MASSIMILIANO
Cultura e Spettacoli

Gemelle rock in nome del Boss: "Siamo diventate 18enni con lui. Una passione da madre in figlia"

Maria Grazia e Gabriella Gargioni, fan del rocker americano, sempre presenti a San Siro "Nel 1992 ho incontrato Bruce e gli ho chiesto un autografo. Anzi due, pure per mia sorella".

Maria Grazia e Gabriella Gargioni, fan del rocker americano, sempre presenti a San Siro "Nel 1992 ho incontrato Bruce e gli ho chiesto un autografo. Anzi due, pure per mia sorella".

Maria Grazia e Gabriella Gargioni, fan del rocker americano, sempre presenti a San Siro "Nel 1992 ho incontrato Bruce e gli ho chiesto un autografo. Anzi due, pure per mia sorella".

Mingoia

"Noi due siamo diventate maggiorenni con il Boss". Maria Grazia e Gabriella Gargioni, sorelle gemelle, Ciacia e Gabri per gli amici, sono due fan sfegatate di Bruce Springsteen. Anche loro, come migliaia di altri fedelissimi/e del rocker americano, sono in fervida attesa delle due date allo stadio di San Siro del 30 giugno e del 3 luglio. Loro due, naturalmente, ci saranno.

Ma perché dite che siete diventate maggiorenni con il Boss?

"Perché il primo concerto di Bruce a cui abbiamo assistito è quello del 21 giugno 1992 al Forum di Assago. Era il giorno del nostro 18° compleanno e abbiamo fatto di tutto pur di vedere lo show e festeggiare con lui".

Gemelle rock.

"Noi due siamo come i fratelli Gallagher, i fondatori degli Oasis: litighiamo su tutto. Ma su una cosa siamo d’accordo: il Boss", scherza Ciacia. "Anche il giorno dopo quel primo show non è stato male", dice Gabri.

Cosa è successo?

"Sono andata all’hotel Principe di Savoia, dove sapevo che Springsteen e la sua band alloggiavano. A un certo punto è uscito dall’albergo il corista Bobby King. Io e lui ci siamo messi a cantare insieme qualche canzone di Springsteen, ad esempio “Man’s Job“. È stato molto divertente. Poi, a un certo punto, sono usciti dall’hotel Bruce e la moglie Patti Scialfa. Io gli ho chiesto un autografo. Anzi, no, due. Gli ho detto proprio: “Un altro autografo per la mia gemella Ciacia“. Il Boss mi ha guardato e mi ha detto: “Ma sei seria?“. Io gli ho risposto: “Serissima. Ho una gemella che ora non è qui con me“. Gli ho anche chiesto se aveva bisogno di una baby sitter per i suoi figli piccoli. E Bruce si è messo a ridere".

E siamo ai concerti a San Siro di Springsteen...

"Li abbiamo visti tutti tranne il primo, quello del 1985, per motivi anagrafici (Maria Grazia e Gabriella avevano appena 11 anni a quell’epoca, ndr). Ma eravamo già fan di Springsteen".

La vostra prima volta al Meazza con il vostro idolo?

"Il concerto del 2003, quello della pioggia".

Già, un nubifragio si abbatte sullo stadio ma i fan non si spostano di un millimetro.

"Proprio così. Eravamo sul prato davanti al palco, abbiamo preso tanta di quell’acqua... Ma nessuno è andato via. Non a caso Springsteen lo ricorda sempre come uno dei cinque migliori spettacoli della sua vita", racconta Ciacia. "Io ho un bell’aneddoto personale su quel concerto – aggiunge Gabri –. Quell’anno mi dovevo sposare e, come patto d’amore con mio marito Lollo, io sono andata a vedere una partita dell’Inter contro l’Ajax in Curva Nord e lui è venuto con me a vedere il concerto di Springsteen a San Siro. Alla fine, abbiamo detto in coro: “Adesso ci possiamo sposare“".

Continuiamo con San Siro: il Boss ci tornò nel 2008...

"Presenti – conferma Ciacia –. È il concerto ricordato per lo sforamento di 22 minuti dell’orario di chiusura fissato dal Comune alle 23.30. Noi, da fan, eravamo contentissime che Bruce fosse andato oltre il limite orario".

II sogno di una fan è ballare sul palco con Bruce durante “Dancing in The Dark“?

"Magari. Ma negli ultimi anni non fa più quella scenetta sul palco – risponde Gabriella –. Ora siamo nella fase degli abbracci ai fan. Non sarebbe male riceverne uno da lui".

Il vostro album e la vostra canzone preferiti del Boss?

"Per me “The River“ come album e “Thunder Road“ come brano. Aggiungo anche “My Hometown“", inizia Ciacia. "Io preferisco “Greetings from Asbury Park, NJ“ come album, perché mi dà sempre una grande carica. La canzone? “Point Blank“. Ma anche “The E Street Shuffle“ e “Jungleland“".

E “Born in The Usa“? Per alcuni fan è un album un po’ troppo commerciale, per altri un capolavoro. Per voi? Preferite il Boss da stadio o quello più intimo in versione “Nebraska“?

"Abbiamo iniziato ad ascoltare Springsteen proprio al tempo di “Born in the Usa“, per noi resta un album bellissimo. Il Bruce intimo mi piace, ma preferisco quello rock da stadio", sottolinea Ciacia. "A me piace anche il Boss intimo e politico. Tirate giù Trump e mettete su Springsteen!", proclama Gabri.

Nell’ultimo tour, peraltro, il rocker americano parla a più riprese di politica durante lo show. Siete pronte per i prossimi due concerti a San Siro?

"Stavolta non andremo insieme. Io andrò il 30 giugno e Gabri il 3 luglio", spiega Ciacia.

Entrambe avete figli. Siete riuscite a trasferire a loro la passione per il Boss?

"Io sì. Ho portato mia figlia Beatrice al concerto di Ferrara nel 2023. Le è piaciuto molto. Era il suo primo concerto di Springsteen e aveva anche lei 18 anni, com’è accaduto a me nel 1992. Scusi, ma questa cosa mi fa commuovere". Gabri si emoziona. Cuore (rock) di mamma. Nel nome del Boss.