SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Una casa per l’archivio degli archivi. Gregotti, Mari e 40 sguardi d’artista

Dal 30 settembre apre la nuova sede del Casva al Qt8 di Bottoni. Dove torna pure la “Donnina di Milano“

Dal 30 settembre apre la nuova sede del Casva al Qt8 di Bottoni. Dove torna pure la “Donnina di Milano“

Dal 30 settembre apre la nuova sede del Casva al Qt8 di Bottoni. Dove torna pure la “Donnina di Milano“

e Massimiliano Mingoia

L’archivio degli archivi“ di architetti, designer e grafici avrà finalmente una casa tutta sua a Milano. Una casa in cui si potranno sfogliare i progetti di Vittorio Gregotti e Luciano Baldessari, il Fondo Sambonet, i disegni e prototipi di Enzo Mari, di Nanda Vigo e di altri quaranta artisti e professionisti che hanno lasciato il segno a Milano e non solo, dialogando spesso tra loro. Gli archivi si intrecciano: riscoprirli in un’unica casa può aprire nuovi orizzonti di ricerca e sorprese. L’attesa è (quasi) finita, la data è cerchiata in agenda, con la penna rossa: 30 settembre. Aprirà le porte la sede del Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, al Qt8, il quartiere sperimentale progettato da Pietro Bottoni. A ospitarlo sarà il vecchio mercato comunale di via Isernia, ai piedi di Monte Stella. Dove sta tornando anche la Donnina di Milano di Marino Marini ed è appena arrivato dall’America l’archivio della fotografa Carla De Benedetti. "È qui che troveranno casa 45 archivi della cultura progettuale italiana – sottolinea l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi –. Un patrimonio prezioso di disegni, prototipi, documenti e visioni, che restituisce una storia urbana fatta di idee, relazioni, esperimenti". Un sogno che aveva cominciato a prendere forma nel 1999, dall’incontro tra Alessandra Mottola Molfino e Zita Mosca Baldessari, che desideravano trovare un luogo a Milano dove poter custodire e raccogliere le fonti iconografiche per lo studio delle arti visive sul territorio milanese. Nel 2002 i primi passi, poi l’avvio dell’attività, tra consultazioni di studiosi, eventi, pubblicazioni. Nel 2017 il progetto di una nuova sede, ideato dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico, guidato dall’architetto Mariella Brenna. Un progetto poi ottimizzato nel 2021 dagli architetti Walter Patscheider e Corrado Serafini di “Architetti per Milano”, affidato a MM e finanziato dal Comune di Milano con 9,1 milioni di euro per centrare l’obiettivo di esporre e custodire un patrimonio unico. Nel nuovo spazio da tremila metri quadrati, al piano terra, ci saranno aule aperte ai cittadini, agli studenti e alle associazioni, un bookshop, una caffetteria e uno spazio multifunzionale di oltre 500 metri quadrati. Il cuore pulsante è nel seminterrato, dove - facendosi largo tra oltre mille metri quadrati - saranno conservati i gioielli del Casva che sono stati finora ospitati dal Castello Sforzesco; convergeranno al Qt8 anche alcune collezioni che si trovavano alla Fabbrica del Vapore o che erano custodite da privati, in attesa della fine dei lavori. "Il nuovo Casva Milano non sarà solo un centro di ricerca, ma anche uno spazio di studio e confronto aperto alla città – ribadisce Sacchi –. Un luogo dove il progetto diventa strumento per leggere il presente e immaginare il futuro. Restituiremo, recuperato, uno spazio importante per il Qt8, con una nuova funzione culturale che creerà socialità e aggregazione". Aspettando il Casva sono nati anche festival: è in corso “M’incanto“, che il 29 agosto - proprio nel cortile di via Isernia - ospiterà Isole d’Acqua, un’installazione da giocare, e il teatro di marionette “Qua qua attaccati là“.