
Un clic di Valerio Bispuri in mostra
Milano, 13 settembre 2017 - Un fotografo bendato, non una sperimentazione estetica: la storia dell’arte ha registrato pittori che dipingevano a occhi chiusi. Neppure un esperimento sociologico, o sociale, come le “visite al buio” venute di moda nell’ultimo decennio. Semplicemente, per cosí dire, una “misura precauzionale”. Messa in atto dai gestori delle “cucine della droga”. Valerio Bispuri, fotografo di raro coraggio, si è immerso nei ghetti infernali delle periferie delle più disperate città di Argentina, Brasile e Perú, dove i piú poveri sopravvivono, finché dura, drogandosi con il “paco”: prodotto di scarto della lavorazione della cocaina, di pessima qualità, ottenuto mischiando cherosene, colla, polvere di vetro, persino veleno per topi.
Bassissimo il prezzo, meno di un dollaro la dose. Brevissimo l’effetto. Immediata in compenso l’assuefazione: i “morti che camminano”, come vengono chiamati, arrivano presto al bisogno di cinquanta, ma anche cento, dosi giornaliere. In genere giovanissimi, sono perciò pronti a tutto. Bispuri, romano, classe 1971, già autore di “Encerrados”, reportage sulle prigioni sempre sudamericane, è riuscito con un lavoro di quattordici anni a fotografare le esistenze di consumatori e produttori. Immagini drammatiche, che raccontano vite atroci, sconosciute in Occidente. Almeno per ora. Le sconvolgenti fotografie di Valerio Bispuri, “Paco, a drug story”, sono in mostra da oggi, negli spazi di Forma Meravigli. Insieme, meglio, contrapposte in “Altre storie, altre voci” a “Appleby”, reportage antropologico di Mattia Zoppellaro.
Appleby è il nome di una fiera di cavalli che si tiene annualmente nella Cumbria, contea del nord-ovest dell’Inghilterra, regione di panorami splendidi che hanno fornito ispirazione a generazioni di artisti britannici. Ogni primo giovedí di giugno la fiera attira dai 10 mila ai 15 mila fra Rom, “Gipsies” e “Irish travellers” da tutto il Regno Unito. Gente che s’incontra per comperare e vendere cavalli, ma anche per ritrovare vecchi amici o lontani parenti. Nato a Rovigo nel 1977, già assistente del regista cinematografico Carlo Mazzacurati, Zoppellaro ha frequentato Appleby per quattro anni, affascinato da una comunità che sfida pregiudizi ed emarginazione pur di mantenere orgogliosamente intatte le proprie tradizioni.
Forma Meravigli, Milano, via Meravigli 5. Fino all’8 ottobre. Cataloghi Contrasto. Info: 02.58118067.