Ecco il Teatro Menotti. La nuova stagione in viaggio nel presente

Da Maddalena Crippa a Paolo Nori, passando per l’omaggio a Fo

Una scena dello spettacolo “Un sogno ad Istanbul“ con Maddalena Crippa

Una scena dello spettacolo “Un sogno ad Istanbul“ con Maddalena Crippa

"Il teatro è come il tempo: non si lascia trattenere, ma ci attraversa". Esordisce così Emilio Russo, direttore del teatro Menotti, presentando la nuova stagione. "Un tempo da abitare insieme, da ascoltare, da raccontare". Un tempo che è anche un nuovo inizio. Già perchè teatro è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura come Teatro della Città, di Rilevante Interesse Culturale, uno dei venti in tutta Italia. "Un riconoscimento che ci onora e ci carica di una responsabilità profonda: custodire e far crescere un luogo che è insieme casa, laboratorio, sogno collettivo". A scorrere i titoli, la stagione è ricchissima con oltre 40 spettacoli in sede tra la Sala Grande e lo Spazio Atelier, di respiro internazioanle con "drammaturgie originali, scritture contemporanee, narrazioni di impegno civile e sguardo sull’oggi". Si apre l’anno con un progetto necessario, contro la guerra e la sua disumana banalità. Dal Trittico della Guerra di Gabriele Vacis (Prometeo, Sette a Tebe, Antigone), fino a Mattatoio n.5 di Vonnegut, L’è el dì di mort, alegher con Ballardini e Balbi, Le Olimpiadi del ’36 di Federico Buffa, e Causa di beatificazione di Massimo Sgorbani: la memoria e la tragedia si intrecciano. Accanto alla fisicità della scena, il valore delle parole. Quelle dei grandi narratori: Claudio Magris con Il vetro della clessidra protagonista Alessio Boni, Mario Perrotta con Un bès dedicato alla vicenda umana del pittore Antonio Ligabue, Paolo Rossi con Operaccia satirica, Danio Manfredini con due lavori commoventi e poetici (Tre studi per una crocifissione e Cari spettatori), Daniele Pecci in Divagazioni e delizie, un intenso omaggio a Oscar Wilde. E ancora Maddalena Crippa in Un sogno a Istanbul, Alessio Vassallo e Ninni Bruschetta ne Il male oscuro, tratto dal romanzo di Giuseppe Berto. Infine, un omaggio ai grandi autori del secolo breve come Dario Fo, di cui Lucia Vasini interpreta Mistero Buffo anche in omaggio al centenario del grande autore, Stefano Benni con la rilettura teatrale de Il Bar Sotto Il Mare, Ennio Flaiano col visionario e preveggente Un Marziano A Roma con Milvia Marigliano.