
Don Chisciotte
Milano, 4 marzo 2016 - Il caso e la volontà si sono coalizzati per far spirare quel vento nuovo che il Sovrintendente Pereira auspica per il balletto della Scala, recentemente affidato a Mauro Bigonzetti. “Largo ai giovani” è il motto del prossimo titolo in calendario, la ripresa del “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev, una delle sue coreografie migliori, di scena al Piermarini per nove recite, da domenica prossima al primo aprile.
Questa versione, ora proposta sotto la supervisione di Laurent Hilaire, è patrimonio della compagnia milanese fin dal 1980, quando entrò in repertorio proprio con Nureyev come protagonista accanto a Carla Fracci. Stavolta, essendosi infortunata l’ospite Alina Somova, la prima toccherà a Nicoletta Manni, con un partner-star come Leonid Sarafanov; nelle repliche del 29 marzo e del 1° aprile la stella emergente milanese ballerà poi con Claudio Coviello. Le recite del 23 e 24 marzo vedranno invece in scena nei ruoli principali Alessandra Vassallo e Antonino Sutera. Ci sarà anche un bel debutto, per Vittoria Valerio, il 30 e 31 marzo, accanto a Angelo Greco.
Balletto frizzante e giocoso, si svolge in una Spagna - inevitabilmente - dai colori forti e caldi secondo l’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, per raccontare una storia d’amore ad ostacoli, tra danze di gitani, evocazioni del folklore, matadores, banderillas, mulini a vento e taverne. Non manca l’atto bianco, d’obbligo nei balletti a serata intera ideati due secoli fa; in questo caso è in onore della bella Dulcinea, la donna vagheggiata in sogno dall’Hidalgo, che brilla al centro del gruppo delle sue amiche nel giardino delle Driadi.
Le avventure di Don Chisciotte e del fido Sancho Panza descritte nel capolavoro di Cervantes, di cui quest’anno si celebra il 400mo anniversario della morte, sono il pretesto per raccontare le vicende del barbiere Basilio e della bella Kitri, innamorati in fuga per vincere l’opposizione alle nozze del padre di lei, oste arrampicatore sociale, escogitando inganni e travestimenti e persino una finta morte, sulla musica allegra di Minkus, diretta per questa serie di rappresentazioni da David Coleman.
Accanto agli interpreti di Kitri e Basilio, sono tanti gli artisti della casa in questo balletto affollato: Don Chisciotte (Giuseppe Conte, Luigi Saruggia), il fido scudiero buffo Sancho Panza (Gianluca Schiavoni, Salvatore Perdichizzi, Andrea Piermattei) il ricco, nobile e stupido Gamache, promesso sposo di Kitri che non ne vuole sapere (Riccardo Massimi e Marco Messina), il Torero Espada (Marco Agostino, Massimo Garon, Christian Fagetti e Jacopo Tissi), la Regina delle Driadi (Virna Toppi in alternanza con Nicoletta Manni e Antonina Chapkina), Amore (Antonella Albano, Serena Sarnataro, Daniela Cavalleri, Agnese Di Clemente, lo Zingaro a capo della tribù gitana (Antonino Sutera, Angelo Greco, Maurizio Licitra e Fabio Saglibene).
di ELISA GUZZO VACCARINO