ENRICO
Cultura e Spettacoli

Domande inevase

Beruschi Per fortuna non sto parlando della noiosa burocrazia, ma di alcune domande che mi sono fatto venerdì scorso...

Beruschi

Per fortuna non sto parlando della noiosa burocrazia, ma di alcune domande che mi sono fatto venerdì scorso guardando i giornali e le televisioni. Se un bimbo può avere due mamme, i papà quanti possono essere? In teoria molti per poter mettere incinta una delle due e invece pare che debba essere uno sconosciuto, roba fatta a macchina. Sconvolto da questa storia, mi è venuto da ridere pensando ai ferrovieri, che, per farsi un week end più lungo, dopo tutti i ponti appena trascorsi, si sono inventati uno sciopero; una volta l’astensione dal lavoro era una cosa seria!

Purtroppo qualcuno teme che possano arrivare tempi brutti, ma far finta di protestare contro qualcosa di sconosciuto, mi dà l’impressione di un popolo bue, che obbedisce al capo branco, per niente disinteressato. Risate tristi, per niente allietate da tutte le notizie delle televisioni, che hanno perso il senso del bello; riesce a salvarsi l’unico telegiornale serio, quel “Striscia la notizia”, che resiste impavido alle spinte; mi ricorda quando nel 1848 ero sulle barricate delle Cinque Giornate. Mi ha telefonato il mio amico Dino (il dinosauro che conosco dai tempi di Neanderthal) e si lamenta che nessuno protesta in piazza per i cambiamenti climatici, come facevano loro, prima di scomparire. Avete notato che hanno smesso di scherzare sulle colpe di questo o di quello: ma dov’è finita la cara Greta? Mi ripeto: se l’avessero detto a Napoleone, aspettava un paio di secoli per fare la campagna di Russia e sarebbe riuscito a tenerli buoni. Aspettiamo qualcuno che lo faccia.