FEDERICA PACELLA
Cultura e Spettacoli

Contro i pregiudizi. Una mostra rivede il mostruoso

Brescia, “Monstra” riflette sulla diversità e le sue rappresentazioni

Una delle opere in mostra

Una delle opere in mostra

C’è chi, parlando di mostri, penserà alla paura, chi all’orrore, chi all’inspiegabile fascino per l’ignoto. Qualcuno penserà alla guerra, qualcun altro alla politica e alla società, oppure al concetto di deformità, di interiorità disturbata o diversità rispetto all’ordinario. Per il progetto espositivo “Monstra. Una mostra prodigiosa”, Alchemica Aps, associazione capofila promotrice della mostra, e la curatrice Camilla Nacci Zanetti, hanno pensato prima di tutto alle opere di un nutrito gruppo di artisti e artiste che lavorano sul tema del mostruoso e del fantastico. Venerdì 11 luglio alle 19, Carme di via delle Battaglie, a Brescia, ospita questa esposizione, nata da una ricerca culturale e antropologica attorno al concetto di mostro e alla sua etimologia originaria, con l’intento di riflettere sulla diversità e sulle sue rappresentazioni, tra paure, desideri e trasformazioni. In collaborazione con Alchemica Aps, nella sala dell’ex chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, oggi sconsacrata, sarà presentata una selezione di opere d’arte contemporanea, offrendo uno sguardo sul tema della mostruosità come strumento critico e poetico.

Agli artisti è stato dato il compito di riannodare i riferimenti tematici appartenenti al mostruoso, abbattendo le barriere del pregiudizio e guidando i visitatori attraverso un percorso caratterizzato da figure ibride, piccoli mondi apocalittici e riferimenti al mostro interiore che cerchiamo di nascondere dietro le nostre maschere quotidiane. L’aspetto più sorprendente della mostra è la quantità di riferimenti a mondi apparentemente lontani tra loro, ma accomunati dall’attrazione per ciò che, in fondo, non conosciamo, e che pertiene al regno ancora inesplorato della fantasia. Attraverso i linguaggi dell’arte visiva, dalla pittura alla scultura, al video, all’installazione, alla performance, la mostra propone una rilettura dell’immaginario legato al mostro, o meglio ai “monstra” che sono arrivati al nostro presente.

Federica Pacella