
I Colin Currie Group (nella foto) questa sera alle ore 20.30 si esibiranno per la Società del Quartetto presso...
I Colin Currie Group (nella foto) questa sera alle ore 20.30 si esibiranno per la Società del Quartetto presso la Sala Verdi del Conservatorio. In programma tre composizioni cardine del repertorio di Steve Reich per le percussioni, eterogenea famiglia di strumenti di cui Reich è specialista e performer ad altissimo livello: Music for pieces of wood, del 1973, per clave classiche e clave africane, il più recente Mallet Quartet, del 2009 per due marimba o marimba e vibrafoni e Drumming, del 1971, che incorpora aspetti rituali all’interno della performance.
Colin Carrie, scozzese, racconta i suoi esordi. "Ho sempre suonato fin da piccolissimo. Mia madre era una cantante dilettante, in casa ci piaceva fare musica, io sono il primo professionista. Amavo partecipare a ogni situazione musicale che incontravo, non riuscivo a farne a meno, con le percussioni puoi fare di tutto: musica pop, d’avanguardia, classica, jazz. Puoi sperimentare tutti gli stili, e usare strumenti sempre diversi".
Percussionista solista di fama internazionale, che vanta collaborazioni regolari con le maggiori orchestre del mondo - London Philharmonic, Royal Concertgebouw Orchestra, New York Philharmonic, Cleveland Orchestra – presenta questi capolavori del nostro tempo, rivelatori della profondità dell’approccio di Reich all’estetica minimalista, con il suo straordinario ensemble di percussioni, il Colin Currie Group.
Currie continua: "Ho deciso di dedicare buona parte delle nostre esecuzioni alla musica di Steve Reich; una rara, autentica leggenda che ha avuto un’influenza enorme sulla storia della musica, un impatto così vasto e sfaccettato che è difficile definirlo e circoscriverlo. È un Eroe della musica del nostro tempo". Una musica che molti ascoltatori non si aspettano talmente è fuori dagli schemi, dalle classifiche. "Ascoltarla è un’esperienza spirituale, suonarla arricchisce, non la si suona mai allo stesso modo".
G.L.