
Il Carnevale ad agosto
Sulle colline il carnevale si celebra due volte. Domani nella piccola frazione di Cegni è il momento del Carnevale bianco, recupero in forma folk dell’antica leggenda del difficile matrimonio da combinare tra "il brutto e la povera donna". È dagli anni ’70 che si è pensato alla doppia celebrazione. Allora, a causa del progressivo spopolamento dei paesi di montagna a causa del boom economico, molti cegnesi non riuscivano a tornare a casa a febbraio per il Carnevale. Così era stato deciso di spostare la festa ad agosto, il mese in cui gli abitanti rientravano per le vacanze e il borgo si ripopolava. Per riportare allegria nel piccolo centro, è stato ripreso un rito profondamente radicato nella comunità che narra di un matrimonio difficile da combinare espresso da una danza rituale che arriva a coinvolgere il numeroso pubblico in gighe, monferrine, alessandrine, piane, al suono del piffero di Stefano Valla accompagnato dalla fisarmonica di Daniele Scurati. Il cuore del Carnevale di Cegni è la parodia del matrimonio tra la povera donna e il brutto. Gli sposi, impersonati da abitanti del luogo mascherati in modo esagerato e buffo, tra canti popolari e balli tradizionali regalano battute e situazioni comiche. Ne deriva uno spettacolo teatrale vero e proprio che non ha bisogno di scenografie sofisticate: basta la piazza del paese, il calore della gente e il suono della musica per trasformare tutto in un grande show. Tra il suono di pifferi e fisarmoniche, simbolo della cultura delle Quattro Province e danze coinvolgenti che invitano a uniersi in cerchi e file ci si diverte. Ma, come tutti i matrimoni che si rispettino, non manca la buona tavola. La festa inizia alle 12,30 con il pranzo d al coperto a base di piatti tipici di montagna, preparati dalle mani esperte delle donne del paese. Nel pomeriggio il ballo per le vie del paese. Durante tutta la giornata è possibile mangiare buonissimi ravioli e panini con salame crudo e salamini durante tutto il pomeriggio. Dalle 21 via al grande ballo. Manuela Marziani