
Al centro, Giampiero Ingrassia, “Maestro di Cerimonie”
Milano, 5 novembre 2015 – Il Kit Kat Klub, Sally Bowles, la Berlino dei primi Anni Trenta: a Milano torna “Cabaret”, spettacolo cult del teatro musicale in scena dal 12 al 22 novembre al Teatro della Luna, con la regia di Saverio Marconi. Il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche di Fred Ebb (tradotto da Michele Renzullo) è diventato negli anni un vero e proprio mito, anche grazie al film di Bob Fosse del 1972 che vede protagonista una splendida Liza Minnelli. "Sono innamorato di questo testo – spiega Saverio Marconi (che in precedenza aveva già portato in scena lo spettacolo in due edizioni molto diverse) -. Ho scelto una nuova strada per raccontare questa storia. Ho voluto che il teatro fosse quasi vuoto, con pochi oggetti simbolici in scena. E ho scelto un finale forte, quasi un pugno allo stomaco".
A fare da filo conduttore al musical (presentato dalla Compagnia della Rancia) è il Maestro di Cerimonie, interpretato da Giampiero Ingrassia. Ammiccante, ambiguo, il personaggio è una maschera che trasuda inquietudine, un “cattivo” che ride, fa ironia su tutto e alla fine si ritrova nei guai. «Il mio ruolo è pazzesco - sottolinea Ingrassia -. Questa è una versione di “Cabaret” volutamente scarna per quanto concerne la scenografia ma ricca, pregna di emozioni. È una storia di disperazione, che tiene incollati alla sedia. Lo spettatore attende con tredipazione di sapere quale sarà il destino dei protagonisti». L’attrice Giulia Ottonello interpreta il ruolo della diciannovenne Sally Bowles, la fragile ed evanescente stella del club che sogna di diventare una diva, mentre il mondo fuori dalla porta del Kit Kat Klub sta andando in frantumi e il sogno di un’ambita spensieratezza si scontra con l’incombere del Nazismo. In scena si snodano l’intensa storia del legame tra Sally e lo scrittore Cliff Bradshaw (interpretato da Mauro Simone), la rinuncia all’amore di Fräulein Schneider (Altea Russo) ed Herr Schultz (Michele Renzullo), le vicende della libertina Fräulein Kost (Valentina Gullace) e del nazista Ernst Ludwig (Alessandro Di Giulio). Ad accompagnare gli eventi è una colonna sonora d’eccezione, che vanta capolavori come “Wilkommen”, “Money”, “Maybe This Time” e “Life is a cabaret”, che a Milano saranno eseguiti con orchestra dal vivo.
"A un certo punto punto dello spettacolo Sally Bowles dice: “Cosa c’entra con noi la politica?”, come se ciò che la circonda non la interessasse, non la riguardasse. In realtà siamo coinvolti da tutto ciò che accade intorno a noi - conclude il regista -. Questo è uno spettacolo fuori dalle regole. Mi auguro che resterà nella mente di chi verrà a vederlo e che potrà essere anche uno spunto di riflessione".