M.MEZ.
Cronaca

‘The Legend Gianluca Vialli’, bufera sulla partita benefica nel nome del campione: annullato l’evento

A 24 ore dal calcio d’inizio il dietrofront degli organizzatori, l’associazione Nazionale Azzurri. I familiari del centravanti cremonese: “Mai dato l’’autorizzazione a utilizzare il nome”

La locandina dell'evento  'The Legend Gianluca Vialli'

La locandina dell'evento 'The Legend Gianluca Vialli'

Dalla beneficenza allo scandalo, dalle adesioni alle defezioni dal campo alle carte bollate. E’ bufera sull’evento ‘The Legend Gianluca Vialli’, la partita benefica che avrebbe dovuto tenersi questa sera – domenica 10 settembre – allo stadio Granillo di Reggio Calabria. Avrebbe perché gli organizzatori, l’associazione no profit Nazionale Azzurri, ha deciso in extremis – ieri – di rinviarla a data da destinarsi.

Il progetto benefico

Ma andiamo con ordine. L’evento, con un esplicito richiamo a Gianluca Vialli nel nome e nella locandina, aveva lo scopo dichiarato di raccogliere fondi a favore del progetto We Aut, destinato a bambini con autismo, tema particolarmente caro al presidente dell’associazione, Alessandro Arena che ha un figlio autistico. Secondo quanto si legge sul sito, il sodalizio vorrebbe realizzare “una struttura poliedrica all'interno della quale tutti i bimbi e ragazzi dai 6 ai 16 anni di età affetti dallo spettro autistico, potranno aumentare le loro autosufficienze attraverso percorsi sportivi di psicomotricità, migliorando il proprio aspetto motorio e cognitivo”.

Le adesioni

A Nazionale Azzurri organizzazione e agganci non mancano, scorrendo i nomi di chi ha aderito all’iniziativa: tanti ex calciatori famosi, da Pippo Inzaghi a Vincent  Candela, da Marco Materazzi a Cafu, ma anche personaggi dello spettacolo come Francesco Facchinetti e volti noti del giornalismo sportivo Pierluigi Pardo. Inoltre, ‘The Legend Gianluca Vialli’ gode del patrocinio del Comune di Reggio Calabria.

Le accuse di Selvaggia Lucarelli

Insomma, all’orizzonte sembra profilarsi una bella serata di calcio e beneficenza, nel nome e nel ricordo di un campione da poco scomparso, quando la Selvaggia Lucarelli, nota blogger e giornalista, irrompe a gamba tesa. Con un articolato post sui suoi seguitissimi canali social, Lucarelli mette in dubbio la finalità benefica dell’evento e la stessa credibilità dell’associazione Nazionale Azzurri, il cui progetto per i bambini autistici sarebbe fermo da almeno un anno e, inoltre, si occuperebbe un po’ di tutto: “Vende pure viaggi ai Caraibi”, scrive la blogger. Lucarelli, soprattutto, sostiene che i volti noti parteciperanno alla partita dietro compenso di 150mila euro.

I familiari di Gianluca

Il macigno agita le acque e arrivano le prime defezioni da parte di nomi importanti. Inoltre, si muove la Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport onlus che prende posizione con una secca nota: "Visto il proliferare di iniziative di raccolta fondi, la famiglia Vialli non ha dato autorizzazione a utilizzare il nome di Gianluca Vialli ad alcuna organizzazione ad eccezione di Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport onlus". Oltre ai dubbi sull’affidabilità o meno dell’associazione e del suo progetto benefico, si apre dunque anche il fronte del legittimo utilizzo dell’immagine del campione cremonese. 

Il dietrofront al veleno

A questo punto il clamore intorno all’evento è troppo grande e ieri, alla vigilia della partita, Arena decide di rinviarla “a data da destinarsi”. Non senza annunciare una querela per diffamazione nei confronti di Selvaggia Lucarelli “Non è affatto vero - afferma il presidente di Nazionale Azzurri - che i calciatori scelti per la partita percepiranno un compenso di 150 mila euro. Siamo un’associazione no profit, la quale, attraverso eventi a scopo benefico, al netto delle spese per l’organizzazione, devolve interamente il ricavato a favore della realizzazione delle finalità dichiarate, come sempre, in questi anni, è stato fatto. Ciò può essere dimostrato”. Sul fatto che We Aut, a due annui dal lancio, sia ancora solo sulla carta, Arena commenta “È un progetto che richiede tempo e anche fondi”.