Fuga dalla Superlega, si ritira anche JpMorgan: "Valutato male il progetto"

Dopo i club, rinuncia la banca finanziatrice. Per ora nessun provvedimento dall'Uefa contro i dodici ribelli

ANSA

ANSA

Da SuperLega a SuperFuga. Assume contorni quasi grotteschi la vicenda del campionato di calcio più breve della storia: la SuperLega, il torneo d'elite alternativo alla Champions annunciato con squilli di tromba lunedì e di fatto cancellato il giorno dopo sotto il tiro incrociato di Uefa, governi e tifosi inferociti, soprattutto in Inghilterra. Dopo il forfait immediato dei club della Premier League (Manchester City, Liverpool, Tottenham, Arsenal, Chelsea e Manchester United) che ha spinto al ritiro anche Atletico Madrid, Barcellona, Inter e Milan, a mettere la parola fine all'iniziativa lanciata in primis da Florentino Perez (Real Madrid) e Andrea Agnelli (Juventus) è JPMorgan, la banca d'affari americana che avrebbe dovuto sostenere con un contributo a fondo perso di 3.5 milardi i dodici club fondatori.  Il colosso finanziario Usa ora fa sapere di aver "chiaramente giudicato male il progetto" che  si è rapidamente trasformato in un fiasco. "Abbiamo chiaramente valutato male come questa operazione sarebbe stata percepita dal mondo del calcio in generale e l'impatto che avrebbe avuto in futuro. Impareremo da questo», ha detto un portavoce di JPMorgan. La banca non dichiara esplicitamente se sta tagliando i legami con la Superlega ancora sostenuta dal Real Madrid e Juventus. Ma i giochi sono chiusi.

Nessun sanzione, per ora

Cosa succedera ora ai club scissionisti? Al momento nulla ma non è escluso che a stagione finita vengano aperti dei procedimenti a carico dei 12 ribelli da parte dell'Uefea. Ma la Champions League, giunta alle semifinali, non si tocca. Chelsea, Manchester City e Real Madrid non saranno squalificate e si giocheranno il più importante e munifico trofeo continentale con il Psg che alla SuperLega ha detto no. Stesso discorso per ii Manchester United e Arsenal semifinaliste di Europa League contro Roma e Villareal. La nota di Nyon dopo la riunione in videoconferenza dell'Esecutivo di oggi, si limita semplicemente a far sapere che sono allo studio possibili azioni per tutto cio' che ha generato la "cosiddetta Superlega", argomento che peraltro non era all'ordine del giorno. Non e' escluso tuttavia che nei confronti delle 12 societa' possano essere presi provvedimenti validi per la prossima stagione ma probabilmente non conviene proprio a nessuno.