Spostamenti tra regioni e nuovo Dpcm: tocca al governo Draghi. Ecco cosa cambia e quando

Decreto ponte proroga lo stop agli spostamenti fino al 25 febbraio, poi spetterà al nuovo premier dettare la linea. Divieto fino al 5 marzo o altre misure? Intanto cambia la mappa delle zone Covid: ecco come

Stop a spostamenti tra regioni almeno fino al 25 febbraio

Stop a spostamenti tra regioni almeno fino al 25 febbraio

Milano, 13 febbraio 2021 - Alla fine il tanto atteso responso sugli spostamenti tra regioni è arrivato. Lo stop (anche tra regioni gialle), è stato prorogato fino al 25 febbraio, poi la palla passerà al nuovo governo targato Mario Draghi, che proprio ieri sera ha sciolto la riserva e ufficializzato i nomi dei nuovi ministri. L'approvazione del decreto di proroga è stato di fatto uno degli ultimi atti formali del governo Conte bis. Il governo uscente ha quindi optato per un decreto ponte, lasciando al nuovo esecutivo la scelta se proseguire poi fino al 5 marzo, quando scadrà il Dpcm, o se procedere diversamente. Oltre a questa misura ieri, sulla scorta dei dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, è stata aggornata la mappa delle zone d'Italia: il ministro della Salute Roberto Speranza (confermato alla guida del dicastero dall'ex timoniere della Bce) ha firmato il provvedimento che porta in arancione (dal giallo) tre regioni e una provincia autonoma. Da adesso spetterà al premier Mario Draghi decidere la linea da adottare per contrastare il Covid e mantenere sotto controllo la curva epidemiologica.

"Preoccupano i segnali di controtendenza nell'evoluzione epidemiologica"

Stop agli spostamenti tra regioni (almeno) fino al 25 febbraio

Il mancato via libera agli spostamenti tra regioni e il cambio di colore danno immediata percezione della preoccupazione per la crescente diffusione delle varianti e dall'aumento dell'indice Rt. L'indice di contagio in Italia è salito a 0,95 contro lo 0,84 della settimana scorsa (e di quella precedente). Il dato resta sotto la soglia d'allarme del fatidico "1" ma preoccupano i segnali "di controtendenza nell'evoluzione epidemiologica, che potrebbero preludere a un nuovo rapido aumento diffuso del numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale sia a livello regionale", spiegano dall'Iss. Ecco dunque la conferma dello stop agli spostamenti, sancito con un testo di tre articoli in cui si stabilisce che "dal 16 al 25 febbraio sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrate e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome" fatti salvi gli spostamenti per "comprovate esigenze" di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. Sarà inoltre sempre possibile raggiungere la propria abitazione, residenza o domicilio, comprese le seconde case, se di proprietà o con un contratto d'affitto lungo precedente al 14 gennaio.

La nuova mappa delle zone Covid

Per quanto concerne la mappa delle zone Covid Speranza ha firmato le nuove ordinanze che collocano Abruzzo, Liguria, Toscana e la provincia di Trento - tutte con un Rt superiore ad 1 anche nel limite inferiore - in zona arancione. Da domenica 14 saranno chiusi bar e ristoranti anche a pranzo (resta consentito solo l'asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio), non si potrà uscire dal proprio comune e non sarà possibile neppure riaprire gli impianti da sci. Le tre regioni e Trento si vanno ad aggiungere in arancione all'Umbria e alla provincia di Bolzano, anche se in entrambi i territori i governatori hanno già preso misure restrittive. In Umbria sono rosse l'intera provincia di Perugia e 6 comuni in provincia di Terni mentre in Alto Agide il presidente Arno Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza in vigore fino al 28 febbraio: chiusi i negozi, stop anche alla vendita d'asporto per i bar, obbligo di Ffp2 sui mezzi pubblici, attività motoria e sportiva consentite solo in prossimità della propria abitazione. Linea dura anche in Abruzzo. In arancione restano solo le province dell'Aquila e di Teramo mentre quelle di Pescara e Chieti, dove sono stati registrati i casi di variante del Covid, vanno in zona rossa. Non cambia colore per ora la Campania. Torna in giallo, invece, la Sicilia, che ha l'Rt più basso d'Italia. Confermata in giallo la Lombardia, dove l'effetto dell'allentamento delle misure, scattato a inizio febbraio dopo il lockdown per errore di gennaio, è atteso per i prossimi giorni.