Sofia Goggia, studio e riabilitazione dopo l’infortunio: “Ho dato 2 esami universitari e ne sto preparando altri 4. I miei progetti per il futuro non cambiano”

Bergamo, la 31enne sciatrice azzurra parla dell’incidente che l’ha costretta a un brusco stop e del faticoso recupero: “Per farmi forza ho pensato al fatto che nel mondo esistono drammi più grandi del mio”

A 45 giorni dall’ennesimo infortunio che l’ha costretta a uno stop forzato, la sciatrice azzurra Sofia Goggia condivide sui social i suoi progressi. La 31enne bergamasca torna a sorridere e a fare progetti per il futuro, non solo sportivi ma anche universitari, come racconta lei stessa. "Quando uno sportivo è fermo per infortunio la giornata diventa infinita. Così mi sto dedicando allo studio universitario – racconta la Goggia –. In queste settimane ho sostenuto due esami e nei prossimi mesi ne ho in calendario almeno altri quattro. È stata la mia settima operazione chirurgica, per farmi forza ho pensato al fatto che nel mondo esistono drammi ben più grandi del mio, ho affrontato una panoramica più ampia", ha aggiunto la sciatrice bergamasca.

Un recupero fisico sorprendente quello della Goggia dopo la frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro, rimediata nel corso di un allenamento in gigante a Pontedilegno. "Nel corso della mia carriera mi sono rotta tante volte le ossa ma non avevo mai provato una frattura di questo genere, molto complicata, perché la ricostruzione era difficile", ha raccontato la campionessa lombarda, come riporta il sito della Fisi. "Fortunatamente i dottori Panzeri e Accetta sono riusciti a fare un ottimo lavoro ed è stato un bel punto di partenza. Ho passato i primi venti giorni con dolori lancinanti ma ho cercato ugualmente di non perdere troppo tono muscolare attraverso la fisioterapia ed esercizi appositi".

"Il mio futuro? La guarigione clinica dovrebbe avvenire intorno ai tre mesi, una volta che l'osso sarà a posto il recupero diventerà più veloce, ho tutto il tempo per seguire la strada più adatta alle mie esigenze. Punto a guarire completamente e i miei programmi della prossima stagione non cambieranno. Il gigante rimarrà una disciplina importante per la preparazione, che ha funzionato per le prove veloci: quest'anno, prima dello stop, avevo già accumulato quasi 100 punti di vantaggio sulla concorrenza in discesa, nonostante le poche gare disputate", ha concluso la Goggia.