Piste da sci, tutto pronto per la riapertura degli impianti

Dal Piemonte alla Lombardia al Friuli, parte il conto alla rovescia nelle regione in zona gialla in vista del 15 febbraio. Decisivo per il settore sarà il via libera allo spostamento tra regioni

Conto alla rovescia per gli sciatori

Conto alla rovescia per gli sciatori

Milano, 8 febbraio 2021 - "Tutto pronto sulle piste da sci". E' decisamente un coro di montagna quello dell'arco alpino che attende il 16 febbraio per poter riaprire impianti di risalite, piste e di conseguenza baite e alberghi. Interprete delle istanze degli operatori turistici d'alta quota e, allo stesso tempo, di tanti sciatori di città, un nutrito gruppo di amministratori locali ha unito la voce come a ricordare che indietro non si torna, fermo restando che il via libera sarà concesso solo alle regioni in zona gialla.

 "Dopo l'approvazione da parte del Comitato Tecnico scientifico del Protocollo di sicurezza per la messa in moto degli impianti sciistici, tutto è  pronto per far tornare a vivere la montagna e far ripartire la sua economia", l'incipit del messaggio firmato da Massimo Sertori, assessore alla Montagna della Regione Lombardia, insieme a Daniel Alfreider, vicepresidente Provincia Autonoma di Bolzano, che comunque è in zona arancione e si è autoimposta un lockdown di tre settimane,  Luigi Giovanni Bertschy, vicepresidente Regione Autonoma Valle d'Aosta, Sergio Bini, assessore al Turismo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Federico Caner, assessore al Turismo Regione Veneto, Roberto Failoni, assessore al Turismo Provincia Autonoma di Trento, Fabrizio Ricca, assessore allo Sport Regione Piemonte e Daniele D'Amario, assessore al Turismo Regione Abruzzo. "E' molto apprezzabile - continuano gli assessori - l'impegno messo in campo dagli impiantisti che, a pochi giorni dell'apertura prevista dal CTS per il prossimo 15 febbraio, si sono attrezzati per accogliere i fruitori attraverso misure operative che minimizzeranno i rischi di contagio da Covid, in coerenza con quanto predisposto dal Protocollo proposto dalle Regioni e approvato dal CTS". "Tale protocollo, infatti - proseguono i - prevede ad esempio l'utilizzo del 30% della capacita' degli impianti. E' evidente e comprensibile la voglia di molti cittadini di uscire all'aria aperta dopo un periodo di forti limitazioni e chiusure, ma i protocolli consentiranno tutto questo garantendo sicurezza".

L'attuale decreto prevede a partire dal 16 febbraio la possibilita' di mobilita' tra le regioni in zona gialla, "ecco che allora gli sciatori amatoriali ancorche' in misura limitata potranno essere sia gli abitanti dei comprensori che quelli provenienti da altre regioni in zona gialla". Bisogna però capire cosa succederà da qui a metà mese quandrà scadrà il dispositivo approvato a gennaio: non è escluso infatti che alcuni divieti possano essere prorogati. Il dpcm invcece scadrà il 5 marzo, data attesa dai ristoratori in vista delle possibili riaperture serali.