
Knockout game: violenza gratuita e gravissima mascherata da gioco
Il “knockout game” rappresenta una delle challenge più violente e socialmente pericolose emerse sui social media. La sfida consiste nell’avvicinare una persona completamente estranea e colpirla con un pugno, cercando di farla svenire con un singolo colpo, mentre un complice filma la scena per condividerla online. L’obiettivo dichiarato è ottenere un “knockout” con un solo pugno, da cui il nome della challenge.
Questo fenomeno ha radici precedenti ai social media ma ha trovato nuova linfa vitale attraverso la condivisione virale di video violenti. I partecipanti scelgono vittime casuali, spesso persone anziane, donne sole o individui che sembrano vulnerabili, trasformando aggressioni gratuite in contenuti di intrattenimento.
Le conseguenze vanno ben oltre i like e le condivisioni: traumi cerebrali, fratture, lesioni permanenti e, in alcuni casi, la morte delle vittime colpite. La sua diffusione ha spinto il ministero della Giustizia ha pubblicare un’informativa in cui si specifica che questo comportamento è assimilabile a diversi reati: percosse, lesioni personali aggravate (dalla realizzazione del video) e diffamazione, con pene fino a 12 anni di carcere.