
Il corpo di Raffaele Cirone ritrovato dai vigili del fuoco
Morterone (Lecco), 20 gennaio 2021 – E' stato recuperato con l'elicottero dei vigili del fuoco il corpo senza vita di Raffaele Cirone, il 56enne di Angera che mancava all'appello da inizio gennaio e che è stato ritrovato ieri in fondo ad un burrone lungo la provinciale per Morterone, il paese più piccolo d'Italia. I soccorritori del 115 per raggiungere la Nissa Juke precipitata per 200 metri nel baratro in cui Lecco, come lo chiamavano gli amici, è rimasto intrappolato ed è morto si sono calati sia dall'alto del baratro utilizzando corde e imbrachi, sia dall'elicottero dei pompieri dell'Elinucleo decollati da Malpensa. Gli specialisti del soccorso speleo alpino fluviale del Nucleo Saf del comando provinciale di Lecco hanno dovuto farsi largo con cesoie pneumatiche e divaricatori portatili per aprirsi un varco tra i rottami della macchina trasformatasi in bara per il varesotto di 56 anni. Hanno impiegato oltre quattro per estrarre la salma dalle lamiere della vettura e recuperarla.Lello, che di recente aveva perso il lavoro e ne stava cercando un altro, era un amante delle attività all'aria aperta, come le camminate e le biciclettate, sia nei paraggi del suo paese, sia nel vicino Piemonte, ma anche in posti più lontani, come le montagne lecchesi. Probabilmente ha perso il controllo della sua auto mentre percorreva la strada che collega Ballabio a Morterone, alle pendici del Resegone. Risulta difficile stabilire se stesse salendo oppure scendendo dopo un'escursione e anche quando di preciso. Nessuno ha assistito all'incidente e a distanza di un paio di settimane on è facile nemmeno effettuare rilievi per accertare l'esatta dinamica. L'ultimo contatto con lui lo aveva avuto il fratello Antonio per telefono il 3 gennaio, poi il giorno seguente il suo cellulare risultava già irraggiungibile. A scorgere e individuare la macchina in fondo al burrone sono stati proprio i familiari.