Covid, report dell'Iss: dilaga la variante Delta, scomparsa la Alfa

Secondo il monitoraggio, un solo caso di variante Mu in 45 giorni. Si alza l'età media dei nuovi casi: 38 anni

Silvio Brusaferro (Imagoeconomica)

Silvio Brusaferro (Imagoeconomica)

Roma - Tocca al presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, illustrare i dati del monitoraggio settimanale sulla situazione epidemiologica. Questa mattina il report è stato illustrato alla cabina di regia del venerdì, che ha avuto modo di registrare dati confortanti: continua a scendere, nel periodo 25 agosto - 7 settembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici che è stato pari a 0,85 (range 0,83 - 0,95), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando il valore era pari a 0,92. Scende anche l'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti (ed è questo uno degli indicatori decisionali chiave) che passa, nel valore nazionale, da 64 della scorsa settimana a 54 di quest'ultima (periodo 10-16 settembre).

"Dalla mappa Ue emerge che l'Italia si sta schiarendo con due regioni più rosse. In Europa la circolazione del virus sta decrescendo. Il nostro Paese si caratterizza per una circolazione contenuta, altri Paesi sono in decremento però sempre con una circolazione superiore alla nostra. A livello Ue siamo quindi in una situazione di stabilità o lieve decrescita come nel nostro caso". E ancora: "La riduzione della circolazione" del virus che si osserva in generale "è anche particolarmente significativa nelle fasce d'età più giovani. Tra 0-9 anni, 10-19 anni, 20-29 e 20-39 anni, con un trend di decrescita negli ultimi 7 giorni".  

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Incidenza e indice Rt

"L'indice di trasmissibilità Rt si colloca intorno a 0,83 a livello nazionale e la proiezione è stabile a 0,82. L'indice ci mostra una situazione di stabilità rispetto alla trasmissibilità e anche l'ospedalizzazione è in decrescita". Lo ha sottolineato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel suo intervento alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di Regia. Per quanto riguarda l'incidenza, seppure in calo, rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti, che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. 

 Come detto, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,85 (range 0,83 - 0,95), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,92). Si osserva una diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,86 (0,82-0,90) al 7 settembre contro Rt=0,90 (0,86-0,94) al 31 agosto. E' elevata la elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità.

La situazione negli ospedali

 "La situazione in questo momento è positiva. Abbiamo una leggero decremento dei tassi di ospedalizzazione con un decongestionamento dei servizi sanitari. L'Rt è al di sotto dell'unita'". Lo ha dichiarato Giovanni Rezza, il direttore Prevenzione ministero della Salute, durante la conferenza stampa. E in effetti, il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 6,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in diminuzione da 563 (7 settembre) a 554 (14 settemrbe). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione da 4.307 (7 settembre) a 4.165 (14 settembre). In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.655 contro 13.546 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% contro 33% la scorsa settimana).  Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% contro 43%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in diminuzione rispetto la settimana precedente.

Chi sono i nuovi contagiati?

"L'età mediana di chi contrae l'infezione è in leggera ricrescita, siamo intorno ai 38 anni. Mentre l'età mediana del ricovero è 58-60 anni, del decesso è intorno agli 80 anni e del ricovero in terapia intensiva è 62-63 anni. Dati, questi, stabili rispetto alla settimana precedente".  

La variante Delta dilaga

In Italia, negli ultimi 45 giorni, l'88,7% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta, contro l'88,1% registrato nel bollettino del 3 settembre scorso. Sempre negli ultimi 45 giorni è invece quasi sparita la variante alfa, allo 0,4%, mentre nel bollettino precedente era pari al 2,3%, così come la Gamma, allo 0,1% dallo 0,4%. Uno solo il caso di variante Mu registrato in questo periodo. 

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La situazione nelle regioni

Quattro Regioni o Province autonome risultano classificate a rischio moderato (sono Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento), rispetto alle 3 della scorse settimana. Le restanti 17 Regioni risultano classificate a rischio basso. Solo la Provincia autonoma di Bolzano riporta un'allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. È quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale sull'epidemia da Covid-19 all'esame della cabina di regia, che verrà illustrato oggi. 

Sul piano dell'incidenza, sono Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano e Calabria le Regioni e Province autonome che registrano questa settimana il valore più alto relativo all'incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti. In Sicilia il valore dell'incidenza - uno degli indicatori decisionali chiave - è pari questa settimana (periodo di riferimento 10-16 settembre 2021) a 109,1 per 100mila abitanti; nella Provincia autonoma di Bolzano è pari a 90,5 e in Calabria a 84,8. 

I colori delle regioni

Per quanto riguarda il sistema dei colori delle regioni, al momento solo la Sicilia è in zona gialla, mentre tutto il resto della penisola è in zona bianca. L'isola è stata prorogata in zona gialla per altri 15 giorni, ma i dati sono in  miglioramento tanto che 11 comuni su 12 hanno lasciato la zona arancio e per scendere di "una tacca" nella situazione del rischio.

Preoccupa di più la Calabria, che ha numeri da zona gialla. La regione ha superato sicuramente il limite del 15% in area medica segnando il 17%. In terapia intensiva, invece, la regione è al 10%, tanto quanto la soglia per la zona gialla. Oggi si capirà se il valore sarà superiore al 10,0%. In questa situazione anche qualche letto in più può spostare una Regione da una zona all'altra, come è già accaduito in Sicilia. 

Marche, Toscana e Sardegna hanno superato il limite delle terapie intensive, ma non la soglia in area medica e perciò quasi sicuramente resteranno in zona bianca. Altri dati da tenere d’occhio sono quelli riguardanti i ricoveri in area medica in Basilicata (13%) e in Campania (10%): in entrambi i casi i valori delle rianimazioni non preoccupano, restando ben al di sotto della soglia. Infine, da valutare nelle prossime settimane anche la situazione dell’Umbria, con l’8% di posti letto occupati in terapia intensiva.

E la Lombardia?

La Lombardia si conferma in zona bianca. Merito anche di una buona campagna vaccinale. Qualche giorno fa è stato raggiunta la soglia dell'80% della popolazione lombarda vaccinata con ciclo completo. "Un traguardo importante che ci fa sentire più tranquilli, considerato che per la maggior parte delle infezioni sopra tale soglia si comincia a parlare di 'immunità di gregge'. Credo che, se chi ancora non ha aderito si convincerà, le problematiche legate al Covid si ridurranno in maniera sostanziale e, mi auguro, definitiva", ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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